Coldiretti Modena: grandine, produzione azzerata
Si registrano danni pesantissimi, a pere, susine, vigneti ma anche meloni, cocomeri, pomodori, mais, sorgo e soia
Nel weekend appena trascorso l'Emilia Romagna è stata nuovamente colpita da forte maltempo: acqua, vento e grandine si sono abbattute in più province. Adesso però si contano i danni, soprattutto quelli alle colture.
Coldiretti Modena: grandine, produzione azzerata
MODENA - Sta assumendo i tratti di una vera e propria apocalisse il bilancio dei danni in campagna dal forte nubifragio che ha colpito la provincia di Modena nelle prime ore del pomeriggio di sabato 22 luglio.
E’ quanto rende noto Coldiretti Modena dopo il sopralluogo nelle aziende agricole colpite dalla grandine e del forte vento che hanno flagellato grande parte della provincia: da Finale, San Felice, Mirandola passando per Modena ed arrivare fino a Formigine.
Danni pesantissimi ai frutteti
A farne le spese, con danni pesantissimi, pere, susine, vigneti ma anche meloni, cocomeri, pomodori, mais, sorgo e soia. A queste si aggiungono i danni alle strutture e alle attrezzature: vetri frantumati e tetti squarciati su capannoni e abitazioni, serre divelte.
Le pere – rende noto Coldiretti Modena - sono cadute a terra proprio all’inizio del periodo della raccolta, così come meloni e cocomeri che hanno subito spaccature che ne renderanno impossibile la commercializzazione. Gli alberi sono stati defogliati e i rami si sono spezzati con conseguente anche sul futuro sviluppo delle piante.
Lo stesso per i vigneti che hanno subito la perdita dei grappoli e delle foglie. Anche mais e sorgo hanno perso le foglie e pannocchie, distrutti pomodori e soia. Nelle abitazioni e nei capannoni sono stati i vetri e i tetti ad essere colpiti ma la furia del vento ma anche, in taluni casi, gli ambienti interni per la caduta di controsoffitti e detriti.
Il forte maltempo è giunto proprio nel momento del raccolto
“Il maltempo di sabato 22 luglio – commenta il presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari – è arrivato proprio nel pieno della stagione, quando dopo un anno di lavoro si dovrebbero raccogliere i frutti.
Oltretutto il disastro è arrivato in un anno che possiamo definire l’ ”annus horribiis” dell’agricoltura già caratterizzato da siccità e gelate tardive, con coltivazioni, come le pere, che avevano già registrato un calo dell’80% della produzione”.
Questi cambiamenti climatici sono ormai diventati la norma
"Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno".
Coldiretti Modena invita gli agricoltori a presentare quanto prima le segnalazioni al fine di poter delimitare e censire nel dettaglio le aree colpite e avviare le procedure volte all’ottenimento dei benefici di legge e quindi il ristoro dei danni patiti.