Trasporti

Un nuovo regolamento sul servizio di taxi e noleggio con conducente in città

Spostarsi all’interno del centro storico, anche con radiochiamata, costa da 7 a 9 euro

Un nuovo regolamento sul servizio di taxi e noleggio con conducente in città
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Si compone di trenta pagine il Regolamento comunale sul servizio di trasporto pubblico non di linea, ovvero il documento, aggiornato dopo il “passaggio” in Consiglio, che disciplina l’attività di taxisti e dei ncc (noleggi con conducente).

Taxi: undici nuove licenze con aggiornamento delle tariffe

MODENA - Undici nuove licenze, per stare al passo con la richiesta crescente del territorio e per dare una risposta più strutturata alla domanda dei turisti; la possibilità di gestione “condivisa” del taxi, da parte dei conducenti titolari di licenza, per aumentarne la presenza sulle strade; l’obbligatorietà del Pos, per i pagamenti elettronici, a bordo; un aggiornamento delle tariffe, ferme da cinque anni.

Sono alcune tra le principali novità sul servizio di taxi in città annunciate in occasione dell’aggiornamento del Regolamento comunale sul servizio di trasporto pubblico non di linea, che disciplina l’attività di taxisti e dei ncc (noleggi con conducente), approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di lunedì 24 luglio. Il documento, che aggiorna quello del 2011, è al centro della delibera votata all’unanimità dall’Assemblea.

Tra le novità "Doppia Guida" e "Contratto di gestione"

Numerose sono le novità introdotte. Innanzi tutto si prevedono innovazioni di carattere gestionale e organizzativo per ottimizzare e potenziare il servizio: l’introduzione della “Doppia guida” e del “Contratto di gestione” contribuiranno a mantenere sulle strade di Modena più veicoli, riducendo i periodi di inattività dei mezzi attraverso l’utilizzo della stessa macchina per più turni, in particolare con un beneficio che si percepirà soprattutto nei momenti della giornata in cui il servizio è più richiesto.

Inoltre, per gli operatori sarà più facile garantire adeguati tempi di riposo e ampliare le opportunità di lavoro. I collaboratori dovranno, ovviamente, possedere gli stessi requisiti dei titolari delle licenze, a garanzia della qualità e dell’affidabilità dell’attività professionale effettuata.

Nasce il taxi sharing

Un elemento nuovo è costituito dal cosiddetto taxi sharing, per condividere il mezzo con altri utenti e abbattere i costi. È una novità anche l’introduzione della prenotazione di chiamata taxi con piattaforme digitali, prevedendo la valutazione del servizio reso e il pagamento elettronico tramite “app”.

Sono 85 le licenze attive

Ricordando il numero di licenze attive (85 per i taxi; 8 per “di scorta” per i taxi da utilizzare anche come licenze temporanee, di cui almeno una riferita a un veicolo attrezzato per disabili; 22 per gli ncc), il documento definisce poi le modalità di ampliamento delle autorizzazioni.

Le licenze, si specifica, potranno aumentare a seguito di un bando, come quello in programma dopo l’estate incentrato su 11 nuove autorizzazioni, in cui operatori (titolari e collaboratori) e veicoli candidati dovranno dimostrare di poter rispettare i criteri della qualità, dell’affidabilità, della portata garantita del servizio, del risparmio energetico e della capacità di interagire con l’utenza, anche con turistica e straniera.

Il taxista sarà "un professionista abile e qualificato"

I nuovi taxisti e conducenti dovranno dimostrare, infatti, di conoscere Regolamenti comunali e normative del settore, oltre che i principali luoghi, siti storico-turistici e luoghi di interesse pubblico della città, strutture sanitarie e sedi di istituzioni ed enti; inoltre, dovranno anche avere buona conoscenza di almeno una lingua straniera (l’inglese), delle tecniche di primo soccorso e delle norme comportamentali in caso di incidente. Insomma, l’obiettivo è di far operare professionisti abili e qualificati, consapevoli del servizio di natura pubblica che svolgono.

Il Regolamento si sofferma pure sui veicoli, nel contesto della sostenibilità e della sicurezza: le auto devono rispettare almeno lo standard Euro 6, essere dotate di tecnologie a basso impatto ambientale (in continuità con l’attuale situazione dei taxi

 

Quanto si spenderà

Spostarsi all’interno del centro storico, anche con radiochiamata, costa da 7 a 9 euro; al costo per raggiungere l’ospedale di Baggiovara e il Policlinico è applicato uno sconto del 10%; per farsi accompagnare all’aeroporto Marconi di Bologna servono 75 euro. Sono alcuni dei prezzi al centro del piano tariffario dei taxi approvato dalla giunta comunale su proposta dell’assessora a Turismo e promozione della città Ludovica Carla Ferrari. Il documento ricalca quello di fine 2018, con un aumento medio delle tariffe del 9,8%; la variazione risulta, comunque, inferiore all’incremento dell’inflazione nello stesso periodo, attestata dall’indice Istat. Il ritocco scaturisce in conseguenza dell’incremento dei costi dei carburanti e, più in generale, appunto dell’aumento del costo della vita.

La premessa è rappresentata dalla revisione del sistema tariffario, così come viene definito dall’aggiornamento del Regolamento comunale. Mentre finora il conteggio della tariffa scattava alla presa in consegna della chiamata, infatti, col nuovo meccanismo, all’interno del territorio comunale, il tassametro si “accende” quando il cliente sale a bordo. Lo scatto di partenza spazia da un minimo di 4 a un massimo di 6 euro (cinque anni fa la forbice andava da 3,5 a 5,9 euro), mentre il costo della radiochiamata può arrivare a 2,5 euro.

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