Vittima sul lavoro

Scoppio Carrozzeria alla Fossalta: "il lavoro ha ucciso mio padre"

I sindacati hanno proclamato per oggi in tutte le aziende metalmeccaniche della Provincia una ora di sciopero

Scoppio Carrozzeria alla  Fossalta: "il lavoro ha ucciso mio padre"
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Per la giornata di venerdì 25 agosto le sigle confederali hanno proclamato uno sciopero da attuare nell'ultima ora di servizio in tutte le aziende meccaniche del modenese.

Oltre 15 mila infortuni nel modenese

MODENA - In sei mesi, da gennaio a giugno 2023, gli infortuni registrati nella nostra provincia sono stati quasi 7.700. In altre parole nel modenese si registrano in media 42 infortuni sul lavoro, di cui dieci purtroppo con esito mortale. Una media tragica di un decesso causa il lavoro ogni mese. Numeri che appaiono superiori a quelli registrati nel 2022  che furono complessivamente 15.114.

"Aveva vinto la leucemia, ma il lavoro l'ha ucciso "

Lo ha detto Francesca, una delle due figlie di Antonio Franzò, 57 anni, di Campogalliano, rimasto vittima di una esplosione all'interno di un forno alla carrozzeria San Lazzaro alla Fossalta di Modena.

"A settembre - ha aggiunto la figlia - avrebbe avuto l'ultimo esame di controllo, poi sarebbe stato libero". La moglie Marzia lo ricorda come "una persona disponibile con tutti. In caso di bisogno c'era sempre, con tutti. Lui correva sempre. Non ha mai negato un aiuto a nessuno. "

"Non si può morire di lavoro"

"Ancora una volta un lavoratore si è alzato al mattino per andare al lavoro, e non è tornato! Quanto sta accadendo non è ammissibile, mercoledi 19 agosto , a Modena a distanza di poche ore in due diversi luoghi di lavoro, sono accaduti fatti terribili. Esplosioni: ma il luogo di lavoro non è un campo di battaglia!" E' quanto denuncia Aurora Ferrari della Cgil di Modena.

"Non conosciamo la dinamica esatta degli eventi, sui quali le autorità stanno facendo le necessarie indagini. Ma comunque sia andata, resta un fatto: è morto un lavoratore per l’esplosione di un impianto di verniciatura. La Fiom Cgil, di fronte alla gravità di quanto accaduto, chiede ancora una volta che si alzi l’attenzione sul tema sicurezza, che siano aumentati gli strumenti di vigilanza e monitoraggio.Il lavoro serve a garantire una vita dignitosa, non si può morire di lavoro!"

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