Ambiente

West Nile e zanzara tigre: nuovi appelli per prevenirne la diffusione

Tutte le indicazioni per effettuare correttamente i trattamenti sono contenute nelle linee guida della Regione Emilia-Romagna

West Nile e zanzara tigre: nuovi appelli per prevenirne la diffusione
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Per ridurre la popolazione delle zanzare comuni e prevenire il rischio di infezioni trasmesse dalla loro puntura, in particolare il virus West Nile, è in vigore i l’obbligo di effettuare trattamenti straordinari preventivi con adulticidi contro le zanzare nelle aree verdi dove si svolgono eventi serali aperti al pubblico.

Quando effettuare i trattamenti

MODENA - I trattamenti devono essere effettuati nelle ore notturne con prodotti insetticidi scelti tra quelli a minor tossicità e bassa persistenza nell’ambiente, e devono essere annunciati con cartelli informativi almeno 24 ore prima e per la settimana successiva; in caso di più manifestazioni pubbliche nella stessa area, la periodicità dei trattamenti deve essere settimanale. È prevista una sanzione per chi non ottempera all’obbligo

Tutte le indicazioni per effettuare correttamente i trattamenti sono contenute nelle linee guida della Regione Emilia-Romagna (www.zanzaratigreonline.it/approfondimenti/documenti-tecnici).

Come si trasmette il virus West Nile

Il virus West Nile si trasmette tramite la puntura della zanzara comune, quella “crepuscolare” (Culex pipiens), che colpisce principalmente gli uccelli e può infettare gli equini e le persone come ospiti terminali. Significa che da cavalli e persone l’infezione non si propaga ulteriormente. Normalmente il sistema immunitario è in grado di proteggere le persone dal virus che spesso risulta, quindi, asintomatico. Quando però i sintomi si presentino, si tratta di febbre, mal di testa, vomito e tremori.

Contro il proliferare della zanzara tigre

Fino al 31 ottobre prosegue anche la campagna contro il proliferare della zanzara tigre. Anche in questo caso i diversi  Comuni eseguono interventi nelle aree pubbliche del territorio ma ai cittadini è richiesto di adottare alcune semplici precauzioni: eliminare tutti i luoghi dove la zanzara possa deporre le uova eliminando i sottovasi o riempiendoli di sabbia, mantenere i contenitori che possono raccogliere acqua piovana con l’apertura verso il basso; usare coperchi o zanzariere ben tese per coprire le cisterne o altri contenitori d’acqua necessari per l’irrigazione.

È necessario inoltre usare con regolarità i prodotti larvicidi (pastiglie, gocce) nei tombini, nelle griglie di scarico, nei pozzetti di raccolta delle acque piovane e in tutti i luoghi dove non sia possibile eliminare le raccolte d’acqua. Ogni volta che piove occorre ripetere i trattamenti e svuotare qualsiasi recipiente perché può diventare incubatore per le uova e quindi favorire lo sviluppo delle larve.

Ogni aspetto della Campagna di sorveglianza e lotta contro le zanzare è definito in accordo con le linee guida della Regione Emilia-Romagna. Il monitoraggio si svolge con la collaborazione delle guardie ecologiche volontarie.

Una nuova vittima in Emilia Romagna

Purtroppo nella nostra Regione si registra una nuova vittima causa la una zanzara infetta portatrice del West Nile, la febbre del Nilo. Dopo la donna di 94 anni riscontrata due settimane fa a Piacenza , primo caso in Emilia-Romagna nel 2023, questa volta non c’è stato nulla da fare neppure per un 78enne residente in Valtrebbia, sempre nel piacentino 

I contagi, dal primo caso individuato a luglio, salgono intanto a dodici. I decessi riscontrati in tutta Italia, in attesa dell’aggiornamento del bollettino dell’Istituto superiore della Sanità di domani, sono al momento sei tra Emilia, e poi in  Piemonte e Lombardia.

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