L'indagine

Riciclaggio in Emilia Romagna: dati sempre più preoccupanti

Lo studio è stato elaborato dal gruppo Cgia di Mestre analizzando l'andamento delle 107 province italiane

Riciclaggio in Emilia Romagna: dati sempre più preoccupanti
Pubblicato:
Aggiornato:

Nel 2022 il numero di operazioni sospette pervenute all’Unità di Informazione Finanziaria  della Banca d’Italia ha toccato il record storico di 155.426 segnalazioni. o totale. Una su quattro, inoltre, è stata considerata ad alto rischio, il 99,8 per cento del fluss è riconducibile all’ ipotesi di riciclaggio e nel 90 per cento circa dei casi le comunicazioni sono giunte dalle banche, dalle Poste e dagli intermediari finanziari (IMEL, SIM, assicurazioni, fiduciarie, etc.).

La criminalità economica  è sempre più diffusa

MODENA - A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che lancia l’allarme: il pericolo che la criminalità economica stia incuneandosi nel nostro mondo produttivo è sempre più elevato. Non solo. Se la combinazione tra l’aumento dei tassi di interesse e la diminuzione dei prestiti bancari alle Pmi verificatosi in questo ultimo anno dovesse continuare, non è da escludere che il numero delle imprese a rischio infiltrazione mafiosa sia destinato a crescere ulteriormente.

Va altresì segnalato che tra le principali forme tecniche delle operazioni segnalate alla UIF (Unità Informazione Finanziaria9  spiccano le transazioni con bonifici nazionali (31,3 per cento del totale), con carte di pagamento e moneta elettronica (28,5 per cento) e con i money transfer (21,3 per cento). Le operazioni segnalate a seguito di una transazione sospetta eseguita con denaro contante sono state solo il 5 per cento del totale.

Oltre a banche e Poste e intermediari finanziari, per legge anche i liberi professionisti (notai, commercialisti, avvocati, revisori dei conti, etc.), gli operatori non finanziari, i prestatori di servizi di gioco (case da gioco, operatori gioco on line e su sede fissa, etc.) e la Pubblica Amministrazione hanno l’obbligo di segnalare alla UIF ipotesi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo sospetti. Una volta valutati gli alert acquisiti, gli stessi vengono trasmessi al Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza (NSPV) e alla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) per i successivi accertamenti investigativi. Queste segnalazioni sono inoltre inviate anche all’Autorità Giudiziaria (AG), nel caso emergano notizie di reato ovvero su richiesta della stessa AG.

Lazio la regione più colpita

A livello regionale il Lazio (336,9 segnalazioni ogni 100mia abitanti), la Campania (325,5) e la Lombardia (278,1) sono le realtà che nel 2022 hanno fatto pervenire il più alto numero di segnalazioni. Su base provinciale, invece, le situazioni più a rischio si sono verificate a Milano (472,9 segnalazioni ogni 100mila abitanti), Roma (404,8), Prato (388,2), Napoli (386,9), Crotone (371,7), Siena (366), Imperia (335,5), Trieste (328,6), Caserta (303,4) e Bolzano (298,7)

Modena prima in Emilia,  mentre a Reggio calano le segnalazioni

Secondo i dati elaborati dalla Cgia la situazione in Emilia Romagna non può che preoccupare. Rimini, su un totale di 107 province recensite, è al 12esimo posto nazionale con  278, 7 segnalazioni ogni cento mila abitanti. Per l'Emilia come prima città troviamo Modena, 35 esima posizione, con 223, 3 segnalazioni e un aumento, tra i dati 2021  e 2022, del 18,8 per cento. Qualche posizione più sotto troviamo Bologna, 39esima nella indagine, con 219 segnalazioni ogni cento mila abitanti. Un pò più staccata Reggio Emilia, 51esima, con 200 segnalazioni ogni centomila abitanti  con un calo per fortuna del 17 per cento. 

Seguici sui nostri canali