Morte Dopolavoro ferroviario: indagati sei carabinieri per la morte di Taissir
Uno di loro è indagato per il reato di minacce, lesioni e morte in conseguenza di altro reato
Svolta nelle indagini sulla morte di Taissir Sakka trovato senza vita nel piccolo parcheggio del dopolavoro ferroviario di Modena domenica 8 ottobre 2023.
Spiccati sei avvisi di garanzia
MODENA - La Procura di Modena ha spiccato sei avvisi di garanzia ad altrettanti carabinieri in attesa dell'autopsia sul corpo della vittima che dovrebbe essere diffusa nelle prossime ore.
Una denuncia contro i militari
Sulla vicenda come è noto era intervenuto nei giorni scorsi lo stesso fratello del tunisino che aveva annunciato una denuncia nei confronti di alcuni militari del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Modena che la sera precedente, ovvero sabato 7 ottobre, erano intervenuti in un bar di Ravarino dove Taissir e il fratello Mohamed erano coinvolti in una lite contro altri avventori del locale dopo aver ecceduto nel bere .Gli uomini dell'Arma avevano accompagnato in caserma a Modena i due fratelli nordafricani, poi rilasciati.
Ha denunciato un pestaggio
Le accuse di Mohamed sulla morte del fratello trentenne sono dure. In particolare, uno di loro è indagato per il reato di minacce, lesioni e soprattutto di morte come conseguenza di altro reato. Mohamed avrebbe infatti denunciato il pestaggio subito dal fratello e da lui stesso. Altri cinque militari sono stati raggiunti da avviso di garanzia per lesioni nei confronti di Mohamed.
L'avvocato difensore di alcuni dei Carabinieri coinvolti, Cosimo Zaccaria, ha affermato:
"Dispiace per la morte del giovane Taissir. Allo stesso tempo preme sottolineare l'innocenza dei miei assistiti i quali hanno agito nella massima trasparenza e correttezza come confidiamo verrà dimostrato. Massima fiducia nella giustizia".