Contro la "sete" di Prignano una serie di interventi idrici (di cui beneficerà anche la zona pedemontana)
I lavori dureranno sei mesi e porteranno benefici anche nella zona della fascia media della nostra montagna
Fornire un servizio idrico sempre più efficiente ai comuni della montagna e della fascia pedemontana con particolare attenzione a Prignano sulla Secchia, garantendo loro maggiore disponibilità di acqua durante i periodi di siccità: sono questi gli obiettivi che il Gruppo Hera conseguirà attraverso una serie di interventi che porteranno ad ulteriori interconnessioni tra l’acquedotto che serve la pianura e quello a servizio della zona montana.
Contro la "sete" di Prignano una serie di interventi idrici
PRIGNANO SULLA SECCHIA - Oggi l’acquedotto gestito dal Gruppo Hera sul territorio modenese è quasi un’unica rete. Il sistema interconnesso consente infatti di regolare l’alimentazione delle varie aree utilizzando la risorsa dei pozzi di pianura, delle sorgenti montane odei corsi d’acqua superficiali a seconda delle disponibilità.
Proprio per rendere sempre più performante questa vasta rete idrica, è in corso un primo importante intervento di rinnovo ed estensione della rete acquedottistica di Prignano sulla Secchia, per un investimento di circa 360.000 euro. Qui si sta provvedendo alla posa di una nuova tubazione in acciaio di 20 centimetri di diametro che collegherà il serbatoio che si trova in località Casa Gallo al serbatoio situato in via Poggiolosso a Prignano.
Durata di sei mesi
In questo modo sarà completato un tratto di rete, ora mancante, che nei periodi siccitosi permetterà di distribuire l’acqua della pianura al territorio del comune di Prignano e di quelli limitrofi gestiti dalla multiutility. Questo primo intervento avrà una durata di circa sei mesi e sarà seguito dalla realizzazione di due nuove stazioni di pompaggio, che permetteranno all’acqua di essere convogliata anche a un livello più alto.
Diversi interventi
La realizzazione dell’intero progetto porterà benefici a tutti i comuni montani della zona gestiti da Hera, poiché l’acqua proveniente dalle sorgenti di quell’area resterà a loro disposizione, senza dovere ssere deviata, in caso di necessità, anche alla zona pedemontana, che resterà servita dalla risorsa proveniente dalla pianura