Sgominata dalla Guardia di Finanza Organizzazione internazionale nella vendita di sostanza stupefacente
La droga recuperata ha un valore sul mercato per oltre 34 milioni di euro
Disarticolato un sodalizio criminale di narcotrafficanti in Veneto con ripercussioni anche in Emilia Romagna e specificatamente nelle province di Modena, Bologna e Ravenna. Altri arresti sono avvenuti anche in Germania e in Albania.
19 misure cautelari
MODENA - Una operazione che al momento ha portato ad emettere 19 misure cautelari personali con l'arresto di ulteriori 17 soggetti in flagranza di reato. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 420 Kg di droga nonché beni e denaro contante per 2 milioni di euro circa.
Impiegate più di cento persone
Per svolgere questa delicata operazione la Guardia di Finanza ha impiegato più di cento persone. Tutte i soggetti arrestati sono accusati di fare parte di una Associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Da segnalare anche un arresto in territorio tedesco mentre altre tre persone sono state arrestate in territorio albanese e presto saranno estradate in Italia.
Diversi corrieri
Questa banda disponeva di diversi corrieri alcuni dei quali operavano anche nei territorio di Modena, Bologna e Ravenna oltre ad altre città italiane. E' stata sequestrata sostanza stupefacente ovvero cocaina, hashish, marijuana ed eroina per un valore stimato - nella vendita al dettaglio - di oltre 34 milioni di euro oltre a circa un milione di euro in contanti.
La maggiore parte degli arrestati sono albanesi e italiani
Fatta salva la presunzione di innocenza, sono iscritte 65 persone nell'elenco degli indagati composti per la maggiore parte da soggetti originari dall'Italia e dall'Albania. Secondo l'ipotesi accusatoria sarebbe un uomo di origine albanese con residenza a Ponte di Piave, in provincia di Treviso, l'uomo a capo dell'organizzazione malavitosa.
La droga veniva acquistata in Olanda
La sostanza stupefacente veniva acquistata illegalmente in Olanda e quindi via Germania arrivava in Albania per poi raggiungere il nostro territorio. Le indagini sono iniziate nel gennaio 2020 quando in provincia di Padova venne arrestato un albanese che assieme alla moglie italiana viaggiava con un auto al cui interno furono scoperti circa 2 chilogrammi di sostanza stupefacente. Le basi della organizzazione malavitosa avevano sede ad Eraclea in provincia di Venezia e a Musile di Piave in provincia di Treviso. Le due sedi avevano la funzione di luogo di stoccaggio della sostanza stupefacente.