In aumento del 30% i casi di disturbi alimentari
L’aumento di casi di anoressia e bulimia si registra in particolare nella fascia tra 12 e 15 anni, con un anticipo dell’insorgere di queste patologie già intorno ai 10 anni
Crescono anche a Modena i casi di pazienti con disturbi alimentari.
In aumento del 30% i casi di disturbi alimentari
MODENA - Crescono anche a Modena i casi di pazienti con disturbi alimentari. L’incremento dei casi è stimato in circa il 30%, ma con ogni probabilità è più alto perché non sempre vi è la consapevolezza della malattia. La percentuale è in linea con i dati nazionali presentati nei giorni scorsi a Napoli in occasione del Congresso nazionale SISDCA, la Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare.
Particolarmente colpiti i giovanissimi
L’aumento di casi di anoressia e bulimia si registra in particolare nella fascia tra 12 e 15 anni, con un anticipo dell’insorgere di queste patologie già intorno ai 10 anni. Il disagio adolescenziale è in crescita da decenni anche in provincia di Modena, di recente anche la depressione tra i ragazzi si associa sempre di più a problematiche legate al cibo. Il 90% di chi è colpito è di sesso femminile e per la metà sono studenti.
La pandemia ha lasciato segni profondi
Secondo gli specialisti la pandemia ha lasciato segni molto profondi, soprattutto negli adolescenti che manifestano difficoltà sempre più complesse e di maggiore gravità; il disturbo alimentare spesso è collegato a comportamenti autolesionistici, in passato più rari.
Nuove forme restrittive
Negli ultimi mesi anche a Modena si registra un incremento di forme restrittive di anoressia, di forme associate a purging (il vomito auto-indotto per compensare episodi di alimentazione in eccesso), di bulimia nervosa, ed anche di disturbi nuovi, come i disturbi da alimentazione incontrollata (il cosiddetto binge eating), la Night Eating Syndrome (sindrome da alimentazione notturna) o l’ortoressia, l’ossessione di mangiare solo cibi sani, spesso associata alle nuove diete.
L’emergenza pandemica ha amplificato questi disturbi così come ha evidenziato aspetti di solitudine di diversi ragazzi che scelgono di chiudersi in casa e di “rifugiarsi” dietro lo schermo dello smartphone per diverse ore della giornata.
A confermarlo c’è anche il numero di accessi al Centro multidisciplinare attivo presso l’Ospedale privato accreditato Casa di Cura Fogliani, di cui fanno parte oltre al dottor Zini, la psicologa Elisa Valdastri e l’esperta di alimentazione Elena Giovanardi. Solo nel 2023 sono stati oltre un centinaio i pazienti con disturbi alimentari e obesità.
Attenzione alla rete
I professionisti sanitari mettono in guardia da altri pericoli che corrono in rete, come i gruppi “pro ana” (anoressia nervosa) o i consigli rivolti a chi vuole dimagrire rapidamente con la diffusione di “ricette” e “modelli” rischiosi per la salute.