Commercio animali esotici: controlli e denunce da parte dei Carabinieri
Sono stati effettuati in occasione della “82^ Mostra internazionale” organizzata dalla Società Ornitologica
Dal 24 al 26 novembre 2023, in concomitanza con lo svolgimento della “82^ Mostra internazionale” organizzata dalla Società Ornitologica di Reggio Emilia, i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Modena hanno effettuato una serie di servizi mirati alla prevenzione e alla repressione dei reati, con particolare riguardo al contrasto degli illeciti di natura penale ed amministrativa in materia di tutela della fauna omeoterma, cioè in condizioni di stabilità termica, tracciabilità degli esemplari, benessere animale e rispetto della normativa CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione).
Una serie di servizi mirati
MODENA - Una serie di servizi mirati alla prevenzione ed alla repressione dei reati, con particolare riguardo al contrasto degli illeciti di natura penale ed amministrativa in materia di tutela della fauna sono stati attivati dai militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Modena in occasione dello svolgimento della “82^ Mostra internazionale” organizzata dalla Società Ornitologica di Reggio Emilia.
Oltre 70 controlli
Nei tre giorni della fiera sono stati oltre 70 i controlli eseguiti nei confronti di allevatori ed espositori, svolti nei confronti di soggetti italiani e stranieri, valendosi anche del supporto di soggetti privati specializzati in traduzione e in riconoscimento di avifauna.
Ha cercato di rubare esemplari in esposizione
Nel corso delle attività è stato possibile individuare e deferire alla Procura della Repubblica di Modena un soggetto straniero, privo di documenti di riconoscimento e con precedenti specifici per furto aggravato, intento a rubare esemplari posti alla vendita per un valore di circa 1500 euro.
Documenti falsi per non riconoscerne la provenienza
Inoltre, sempre alla Procura di Modena è stato deferito un soggetto di origine ceca, per falsità materiale, utilizzo abusivo di sigilli e detenzione di animali protetti dalla convenzione internazionale CITES senza poterne documentare la lecita provenienza. Nel dettaglio, lo stesso aveva falsificato sia la documentazione CITES prevista necessariamente ai fini della corretta importazione di animali protetti dall’estero, che gli anelli inamovibili di riconoscimento degli esemplari trasportati