Green gas

Idrogeno per uso civile: prosegue a Castelfranco Emilia la prima sperimentazione a carattere nazionale

In particolare, è stata effettuata una nuova immissione in rete di una miscela di metano e idrogeno, al 2%, in un complesso residenziale di recente costruzione alle porte della città

Idrogeno per uso civile: prosegue a Castelfranco Emilia la prima sperimentazione a carattere nazionale
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Si è appena conclusa a Castelfranco Emilia la seconda fase della sperimentazione relativa all’utilizzo dell’idrogeno in una rete di distribuzione gas cittadina.

Un progetto in quattro fasi

CASTELFRANCO EMILIA - Si tratta di un progetto, articolato in quattro fasi, di cui è capofila Inrete Distribuzione Energia, società del Gruppo Hera che svolge l’attività di distribuzione del gas naturale e dell’energia elettrica , e al quale partecipano realtà che rappresentano l’intera filiera italiana del gas, da trasporto e distribuzione fino ai produttori di apparecchi domestici per l’uso finale, oltre ai principali organismi di controllo e certificazione di settore che hanno compiti di supervisione delle attività.

L'utilizzo del green gas

Fondamentale anche il ruolo delle Istituzioni, in particolare del Comune di Castelfranco Emilia e delle Associazioni di Categoria. Alla sperimentazione hanno assistito anche rappresentanti dei Vigili del Fuoco della Regione Emilia Romagna. Allo studio soluzioni innovative per l’utilizzo dei green gas Il disegno condiviso è nato allo scopo di esplorare i diversi aspetti operativi che consentono all’infrastruttura gas di essere gestita in totale sicurezza, già nella sua attuale configurazione, anche con miscele di gas naturale e idrogeno.

L'obiettivo

L’obiettivo è studiare soluzioni innovative per l’utilizzo dei green gas, vettori energetici a basso impatto ambientale che, a regime, potranno contribuire alle esigenze di decarbonizzazione del territorio, partendo dagli usi civili e residenziali, con importanti benefici per l’ambiente.

Non produce CO2

La combustione dell’idrogeno, infatti, non produce CO2, ma in prevalenza vapore acqueo. L’idrogeno, inoltre, è un gas che è possibile produrre tramite processi industriali a “km zero”. La parziale sostituzione del gas naturale con questa risorsa contribuisce, quindi, a ridurre la dipendenza energetica propria delle fonti fossili tradizionali e consente di avviare la decarbonizzazione degli usi civili e domestici, senza necessità di interventi sugli impianti delle singole abitazioni.

Quaranta famiglie coinvolte nel progetto

Il progetto, lo ricordiamo, coinvolge una quarantina di nuclei familiari, opportunamente e dettagliatamente informati, e rappresenta la prima esperienza di questo tipo in Italia. Nel dettaglio, l’attività appena conclusa ha visto una nuova immissione nella porzione dell’infrastruttura gas interessata, di una miscela di metano e idrogeno, al 2%. In questa fase è stato possibile, grazie alla collaborazione di cittadini coinvolti nella sperimentazione, estendere i test anche a valle del contatore, svolgendo verifiche pure sul funzionamento degli impianti domestici in uso nelle abitazioni, così da ottenere una puntuale valutazione dei risultati.

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