Clero di Modena: affetto e solidarietà per l'attività dell'Arcivescovo Castellucci
Nei giorni scorsi in una inchiesta del quotidiano La Verità e il settimanale Panorama aveva criticato la gestione degli interventi caritativi
La lettera del clero modenese per mostrare solidarietà all'Arcivescovo Castellucci.
Affetto e solidarietà per l'attività dell'Arcivescovo Castellucci
MODENA - Nelle scorse settimane l'Arcivescovo di Modena, Nonantola e Carpi Erio Castellucci era stato preso di mira dal quotidiano La Verità per i suoi interventi, assieme al Cardinale di Bologna Zuppi, a favore di organizzazioni specializzate nel salvataggio di migranti. In una lettera congiunta il clero di Modena si unisce al proprio vescovo con una lettera con la quale viene espressa la propria solidarietà verso questo "attacco".
La lettera
"In riferimento alle modalità con le quali la stampa nazionale ha nei giorni scorsi affrontato vicende legate all’esercizio della carità operata dalla Diocesi di Modena e dal suo Pastore, - si legge nel documento - noi Sacerdoti della Chiesa di Modena - Nonantola ci stringiamo intorno a Don Erio ed esprimiamo a lui il nostro affetto e la nostra solidarietà".
Parte essenziale
"Pur riconoscendo il diritto di opinione, la libertà di stampa e la facoltà di esprimere critiche rispetto a qualunque agito, non ci possiamo rassegnare a chi vuole fare emergere ombre o lati oscuri dietro ogni opera dettata dalla carità.
Le opere caritative, secondo l’ordinamento della Chiesa, sono parte essenziale e inderogabile dell’azione pastorale. La carità è la Chiesa; non un suo accessorio.
La carità silenziosa della Diocesi di Modena opera sul territorio attraverso una molteplicità di interventi, spesso fuori dai riflettori e lontani dalle attenzioni della stampa, che definisce il volto delle nostre comunità".
La nostra riconoscenza
"Esprimiamo la nostra unanime riconoscenza a Don Erio, - continua il documento - a sostegno della carità realizzata nelle parrocchie, negli interventi a sostegno delle famiglie e dei giovani, nell’attività di evangelizzazione che non si limita all’angustia dei nostri confini.
Al Vescovo e alla comunità di Modena ribadiamo il nostro impegno, talvolta incompreso, a proseguire nelle attività caritative come espressione di Vangelo vissuto".