La conosce in chat e la perseguita per lungo tempo: imposto il divieto di avvicinamento
Le continue condotte persecutorie hanno costretto la vittima a modificare le proprie abitudini di vita più volte
Un uomo è stato sottoposto a divieto di avvicinamento per i continui atti persecutori nei confronti di una ragazza conosciuta sui social.
La conosce in chat e la perseguita per lungo tempo
CARPI - Il 24 dicembre 2023, i Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno eseguito un ordine di applicazione della misura coercitiva personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
La vittima si è rivolta ai Carabinieri il 19 dicembre scorso per sporgere formale denuncia per atti persecutori nei confronti dell’indagato che, dopo averla approcciata tre anni fa sui social network con intenti amichevoli, aveva cercato inutilmente di instaurare con la stessa una relazione sentimentale.
L'ha diffamata sui social
Al rifiuto l’uomo ha reagito in malo modo, diffamando pesantemente e in continuazione la vittima sui canali di comuni amicizie social, fino a generare nella stessa, appena maggiorenne, un perdurante e grave stato di ansia al punto di commettere condotte autolesive.
Lo stalker ha proseguito per anni la sua condotta, con messaggi e chiamate telefoniche anche notturne per indurre la persona offesa ad incontrarlo, per poi minacciarla di morte, seguirla continuamente nei luoghi da questa frequentati, nonché appostandosi nei pressi della sua abitazione.
E' riuscita a fuggire
Infine l'uomo ha cercato di bloccarla per strada, afferrandola alle spalle e tirandola a sé, occasione in cui la vittima riusciva a fuggire.
Le continue condotte persecutorie hanno costretto la vittima a modificare le proprie abitudini di vita, finanche limitando le uscite di casa, e a versare in un continuo stato di ansia.
Misura cautelare
La misura cautelare imposta all’indagato vieta allo stesso l’avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da questa frequentati entro la distanza di 500 metri, e fa inoltre divieto di comunicazione con ogni mezzo con la vittima.