Modena

Botta e risposta (in modo indiretto) tra Sindaco e Senatore Barcaiuolo sulla sicurezza in città

Per il primo cittadino non è più rinviabile “una risposta concreta in merito ai problemi che stiamo sollevando da più di un anno”, mentre il Senatore Barcaiuolo di Fratelli d'Italia ritiene che l'arrivo di 15 nuovi militari avranno il compito di "aumentare la percezione del livello di sicurezza da parte della popolazione"

Botta e risposta (in modo indiretto) tra Sindaco e Senatore Barcaiuolo sulla sicurezza in città
Pubblicato:
Aggiornato:

Sui flussi di minori stranieri non accompagnati (Msna) a Modena, nonostante le tante sollecitazioni dei mesi scorsi, non abbiamo registrato alcun sensibile miglioramento, anzi i problemi si sono acuiti, ed è sempre più avvertita “la mancanza di sostegno istituzionale per trovare soluzioni utili alla nostra specifica situazione territoriale”.

Poteva essere una tragedia

MODENA - Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, dopo l’episodio di violenza e vandalismo all’interno di una comunità che ospita minori stranieri, ha scritto di nuovo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“L’episodio non ha avuto conseguenze gravissime solo grazie al pronto intervento delle Forze dell’ordine – spiega il sindaco - prontamente chiamate dagli operatori della struttura”. Ma ora il rischio è la chiusura della struttura e il disimpegno del soggetto gestore vista “la totale mancanza di strumenti efficaci per assicurare accoglienza e inclusione dei ragazzi secondo gli obblighi di legge, oltre che garantire sicurezza agli ospiti e agli operatori”.

Non più rinviabile

Per Muzzarelli, quindi, non è più rinviabile “una risposta concreta in merito ai problemi che stiamo sollevando da più di un anno”, rappresentati al Ministro anche di persona quando, oltre alla gestione dei migranti, si discusse dell’elevamento della Questura in fascia A e del relativo aumento di personale, nell’ambito del Patto per Modena Città Sicura.

Taglio

Nella lettera il sindaco solleva diversi problemi sul sistema di accoglienza del Sai che il Governo pare voler smantellare, compreso un taglio del budget relativo a Modena per 174 mila euro, e al più generale flusso di minori stranieri che il Comune ha in carico e che

“non trova la equa ridistribuzione che dovrebbe essere assicurata dal tavolo di coordinamento presso la Prefettura”.

Minori tunisini

Tra i temi sollevati c’è anche la preoccupazione per il flusso di minori di nazionalità tunisina, già segnalato nell’estate scorsa, caratterizzato da condotte pericolose e violente che sfociano spesso in aggressioni e rapine.

“Si è intensifica – spiega il sindaco - la collaborazione tra le Forze dell'ordine e le Comunità di accoglienza, ma gli strumenti di cui dispongono il Servizio Sociale e il personale educativo non consentono di gestire in modo adeguato queste condotte, determinando un senso di impunità tra i minori stessi che ha conseguenze devastanti per i progetti di accoglienza”.

Si dimette il personale educativo

E bisogna considerare anche la fatica e la paura del personale educativo delle comunità, che riferiscono un crescente numero di dimissioni proprio dovute alla tipologia del flusso di minori. Per Muzzarelli, quindi, è

“urgentissimo, per la tenuta dell'accoglienza stessa, una rivisitazione della normativa e la previsione di strumenti più coercitivi, oltre alla previsione di strutture di accoglienza più rispondenti alla gestione di queste condotte”.

Indisponibilità

Ribadendo che il Comune non è più in grado di garantire il collocamento per tutti i minori, il sindaco spiega che per la stagione invernale ci si sta attrezzando per attivare comunque situazioni emergenziali,

“ancorché non del tutto adeguate agli standard di accoglienza per persone di minore età, pur di rispondere all'esigenza di collocare in un luogo protetto i sedicenti Msna”.

Ma Muzzarelli sottolinea anche l’indisponibilità ad accogliere “quei minori che si sono allontanati da strutture governative, che rifiutano i collocamenti proposti e i minori che hanno agito comportamenti pericolosi e non adeguati al contesto comunitario, sia verso gli altri minori accolti che verso il personale della struttura

Nella giornata odierna si segnala anche un intervento del senatore modenese  Michele Barcaiuolo, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa.

Significativa attenzione

Sono stati ripartiti sul territorio nazionale i 6.800 militari complessivamente destinati nel 2024 a concorrere, con le Forze di polizia, alla tutela della sicurezza nelle città e, per alcuni di loro, anche le stazioni ferroviarie, tra cui Roma, Milano, Napoli, Bologna.

Il significativo incremento della aliquota di militari assegnati sul territorio è il segnale concreto dell’attenzione che il Governo sta rivolgendo alle richieste di maggiore vigilanza e prevenzione nelle nostre città, e per questo ringrazio il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che si è sempre mostrato attento alle richieste del territorio.

Assunzioni nelle Forze di polizia

Ma l’impegno dell’Esecutivo, sin dal suo insediamento, è visibile anche e soprattutto nella volontà di incrementare le assunzioni nelle Forze di polizia, che sta consentendo una significativa inversione di tendenza rispetto alle carenze in organico, talvolta davvero preoccupanti, registrato negli anni precedenti.

15 nuovi militari per Modena

Modena prevede l’arrivo, nel 2024, di 15 militari, andando quindi a raddoppiare il contingente già presente dallo scorso anno: uomini e donne che, attraverso la collaborazione con le Forze dell’ordine, lavoreranno per aumentare la percezione del livello di sicurezza da parte della popolazione nonché per contrastare attivamente la criminalità e possibili atti terroristici.

Un grazie al Ministro Piantedosi

Nell’augurare un buon lavoro e una buona permanenza nella nostra città agli uomini e alle donne dell’Esercito, nonché a quelli delle Forze dell’Ordine, ringrazio ancora una volta il Ministro Piantedosi per la capacità di avvicinare le istituzioni al territorio, capendo le criticità e coadiuvandosi col resto dell’Esecutivo per sopperire a quasi un decennio di  malagestione.

Seguici sui nostri canali