Casa Maria Luigia di Massimo Bottura diventa albergo soffuso
Complessivamente la proprietà realizzerà opere di urbanizzazione e di miglioramento degli standard ecologico-ambientali interni stimate in 50mila euro
Importanti novità per la dimora storica di via Bonaghino a San Damaso di Modena.
Avrà una funzione ricettiva turistica
MODENA - Casa Maria Luigia, la dimora storica di proprietà della Società Francescana srl, in stradello Bonaghino nella campagna vicino a San Damaso, diventerà un albergo diffuso attraverso la rigenerazione e valorizzazione di una serie di fabbricati esistenti nel complesso che saranno destinati ad attività di ricezione turistico-alberghiera.
Un solo astenuto
Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 7 marzo, ha approvato infatti la delibera sullo lo schema di convenzione della durata di cinque anni da stipulare con la proprietà, illustrata dall’assessora Anna Maria Vandelli, con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, Movimento 5 stelle, Alternativa popolare, Lega Modena, Fratelli d'Italia e l’astensione di Europa Verde-Verdi.
Risanamento conservativo
In particolare, gli interventi, in applicazione del Pug, mirano al recupero e alla valorizzazione del complesso immobiliare “Casa Maria Luigia”, di notevole interesse storico, composta da diverse costruzioni, tra le quali la Villa Padronale di impianto ottocentesco già dedicata ad attività di affittacamere, l'Acetaia, l'ex Stalla (ora abitazione) con caratteristiche costruttive tipologiche della campagna emiliana e altri fabbricati sorti in epoca più recenti che completano l'antica proprietà. È previsto quindi principalmente il restauro, risanamento conservativo e la ristrutturazione conservativa dei fabbricati esistenti, oltre a un modesto ampliamento, pari a un massimo del 10 per cento delle superfici già edificate, come previsto dalla normativa, con spazi coperti da destinare ad attività complementari, quali spazi espositivi o servizi.
Lavori per 50 mila euro
Complessivamente, la proprietà realizzerà opere di urbanizzazione e di miglioramento degli standard ecologico-ambientali interni stimate in 50 mila euro e, visto il contesto, l’Amministrazione ha richiesto la monetizzazione dei parcheggi pubblici previsti.