La sentenza

Scuola: il Tribunale di Modena condanna il Ministero dell'Istruzione per discriminazione

Il Tribunale ha imposto all’Amministrazione di adottare tutti gli “accomodamenti ragionevoli” previsti dalla normativa italiana ed europea per garantire alla lavoratrice disabile la parità di trattamento rispetto agli altri dipendenti dell’istituto scolastico

Scuola: il Tribunale di Modena condanna il Ministero dell'Istruzione per discriminazione
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Anche il personale Ata con disabilità e con “mansioni ridotte” ha diritto a prestare lavoro straordinario, e l’Amministrazione scolastica che lo impedisce commette una vera e propria discriminazione.

Il Tribunale di Modena condanna il Ministero dell'Istruzione per discriminazione

MODENA - E’ il contenuto di una importante sentenza pronunciata nei giorni scorsi dal Giudice del lavoro presso il Tribunale di Modena che con una ordinanza del 1 marzo 2024 ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito per aver discriminato una lavoratrice, appartenente ai ruoli del personale Ata come collaboratrice scolastica e beneficiaria della legge n. 104/1992, alla quale era stato impedito dalla scuola, un istituto superiore della provincia di Modena, lo svolgimento di lavoro straordinario in aggiunta al normale orario di lavoro, “a recupero” delle giornate pre-festive di chiusura della scuola.

Una prestazione consolidata

La prestazione lavorativa straordinaria a recupero è prassi consolidata nelle scuole modenesi e prevista espressamente dalla contrattazione di istituto, al fine di evitare ai lavoratori e alle lavoratrici interessate di dover fruire di giorni di ferie nelle giornate non lavorate, durante la chiusura della scuola per ponti o alla vigilia di festività.

Garantire i diritti

Il Tribunale ha quindi imposto all’Amministrazione di adottare tutti gli “accomodamenti ragionevoli” previsti dalla normativa italiana ed europea per garantire alla lavoratrice disabile la parità di trattamento rispetto agli altri dipendenti dell’istituto scolastico.

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