Nuova impennata dell'inflazione in città
L’indice dei prezzi aumenta dello 0,6 per cento su base annua per i rincari di utenze, alimentari, servizi ricettivi e ricreativi. Identico aumento anche a livello congiunturale
Nel mese di maggio 2024 l’inflazione è stata di nuovo in crescita su base tendenziale annua soprattutto a causa dei rincari di utenze, alimentari, servizi ricettivi e ricreativi. Lo stesso aumento si è registrato anche a livello congiunturale.
Impennata dell'inflazione
MODENA - L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale di Modena in maggio produce, infatti, una variazione positiva dello 0,6% su base tendenziale annua affiancata da un’identica variazione a livello congiunturale, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.
Tra gli aumenti ristoranti e carburanti
In maggio, in particolare, risultano in crescita i servizi ricettivi e di ristorazione (+2,9%); mobili, articoli e servizi per la casa (+1,2%); ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7%); abitazione, acqua elettricità e combustibili (+0,6%); prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%); servizi sanitari e spese per la salute (+0,3%); abbigliamento e calzature (+0,2%); bevande alcoliche e tabacchi (+0,1%). In calo, invece, le divisioni comunicazioni (-1,8%) e trasporti (-0,3%). Rimangono invariati gli altri beni e l’istruzione.
Diverse crescite
La divisione “Servizi ricettivi e ristorazione” mostra l’apprezzamento mensile maggiore (+2,9%) a causa soprattutto della crescita dei servizi di alloggio mentre rincari più deboli riguardano ristoranti e bar. Aumentano anche “Mobili, articoli e servizi casa” (+1,2%) per la crescita di mobili, arredi, accessori vari e articoli tessili. Variazione positiva (+0,7%) anche per “Ricreazione, spettacolo, cultura”: nonostante le diverse flessioni presenti all’interno della categoria, tra le quali i pacchetti vacanza, Tv, computer e tablet, articoli per il giardinaggio, piante e fiori, i rincari marcati dei servizi ricreativi e sportivi e, in misura minore, di servizi culturali e libri causano un segno positivo per l’intera categoria.
In crescita quasi analoga (+0,6%) è la divisione “Abitazione, acqua, energetici” con i prezzi delle utenze che tornano a salire a livello congiunturale anche se rimangono decisamente inferiori a quelli di un anno fa; in crescita anche affitti e spese condominiali.
Aumentano anche le divisioni “Alimentari, bevande analcoliche” (+0,4%), a causa del rialzo dei prezzi di frutta, carni, acque e bevande mentre pane e cereali sono in calo, e “Servizi sanitari e spese salute” (+0,3%) per la crescita dei prezzi di servizi medici e paramedici mentre sono ferme le quotazioni dei prodotti farmaceutici. Una crescita più leggera riguarda, infine, le categorie “Abbigliamento e calzature” (+0,2%) con modesti rincari su indumenti e calzature e aumenti più significativi per i servizi di lavanderia e di riparazione abiti, e “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,1%) con apprezzamenti per birre e alcolici mentre i vini risultano in leggera flessione (la categoria è a intera rilevazione centralizzata nazionale).
Calano gli apparecchi telefonici
Tra le divisioni a segno meno, il calo percentuale più rilevante (-1,8%) riguarda la divisione “Comunicazioni” a causa soprattutto del calo degli apparecchi telefonici mentre sono in modesto aumento i servizi di telefonia (la categoria è a intera rilevazione centralizzata nazionale). In leggera diminuzione anche la divisione “Trasporti” (-0,3%) grazie al deprezzamento dei carburanti e del trasporto aereo passeggeri, mentre sono in aumento la riparazione dei mezzi di trasporto privati e gli altri servizi (come noleggio e autorimessa).
Risultano invariate, infine, le divisioni “Istruzione” e “Altri beni e servizi”.