Modena

Cgil critica sulla corsa dei supplenti per un posto da professore e del personale ATA

E' davvero esorbitante il numero delle domande di supplenza presentate alle scuole: siamo all'emergenza

Cgil critica sulla corsa dei supplenti per un posto da professore e del personale ATA
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Secondo alcune proiezioni le iscrizioni al Gps (Graduatorie Provinciali di Supplenza che saranno valide nel triennio 2024 - 2026) hanno raggiunto livelli record.

Cgil critica sulla corsa dei supplenti

MODENA - In questi giorni sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di supplenza relativa al personale docente (GPS) e del personale ATA (3^ fascia).

Le sedi della FLC CGIL - si legge in una nota -  sono state letteralmente affollate, comprese quelle di Modena e provincia, da migliaia di candidati docenti e Ata che si sono inseriti nelle graduatorie per le supplenze e che trovano nel sindacato una risposta alle tante difficoltà di inserimento nelle graduatorie.

Oltre due milioni

Anche se ancora dati ufficiali non ce ne sono, - prosegue FLC - CGIL - si può ipotizzare che a livello nazionale saranno oltre due milioni le domande presentate dagli aspiranti. In Emilia Romagna si possono stimare in oltre 12.000 coloro che si sono rivolti a queste sedi sindacali per ottenere assistenza e supporto a cui è necessario aggiungere i tantissimi altri che si sono rivolti ad altre organizzazioni sindacali presenti sul territorio regionale.

Forte impatto

L'ingente numero di domande presentate ha un forte impatto nella valutazione delle stesse da parte delle segreterie scolastiche che, nei mesi di luglio e agosto, dovrebbero farsi carico delle complesse procedure per consentire al 1° settembre prossimo l'utilizzo delle nuove graduatorie e il conferimento delle supplenze da parte degli uffici territoriali o delle stesse scuole.

Lasciate sole

Questo tema - per FLC - CGIL - richiama una grave carenza dell'amministrazione scolastica: quella di scaricare sulle scuole ogni incombenza, lasciandole sole, senza organico aggiuntivo e con l'unico onere di sopperire alle gravi mancanze ormai croniche dell'amministrazione centrale.

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