Pavullo

Per gioco erotico gli estorcono denaro e lo istigano al suicidio

Sono un 40enne italiano residente a Sala Consilina in provincia di Salerno mentre il complice, un ivoriano di 26 anni, è latitante. La coppia era specializzata ad estorcere denaro dopo alcuni giochi erotici al Pc o con il cellulare

Per gioco erotico gli estorcono denaro e lo istigano al suicidio
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Sono in corso le ricerche di uno dei complici che ha portato un uomo a suicidarsi dopo le continue richieste di denaro per evitare la diffusione di foto intime.

Per gioco erotico gli estorcono denaro e lo istigano al suicidio

PAVULLO NEL FRIGNANO - Nella giornata del 10 luglio 2024, i Carabinieri della Compagnia di Pavullo nel Frignano, coadiuvati dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, in provincia di Salerno, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo italiano di 40 anni gravemente indiziato dei delitti di concorso in estorsione aggravata continuata e istigazione al suicidio.

Complessa indagine

Il provvedimento cautelare è stato emesso al termine di una complessa attività d’indagine, attivamente diretta dalla Procura modenese e condotta dai Carabinieri, avviata il 28 agosto 2023 a seguito del rinvenimento del cadavere di un uomo di 50 anni, già residente in un centro del Frignano, che si era tolto la vita impiccandosi nella sua abitazione.

Un manoscritto dal tono disperato

L’uomo, prima di togliersi la vita, aveva redatto un manoscritto con il quale, disperato, denunciava di essere vittima di un odioso ricatto da parte di due persone, a lui ignote, che lo avevano ripetutamente costretto a versare cospicue somme di denaro, minacciandolo di diffondere immagini sessuali esplicite che lo ritraevano in momenti di autoerotismo registrate mediante l’improvvida condivisione della telecamera del proprio telefono cellulare in occasione della visione di un video dal contenuto pornografico.

Cospicue somme di denaro

A seguito delle precise i indagini disposte dal Pubblico Ministero e dei mezzi di ricerca della prova impiegati, i Carabinieri hanno identificato gli indagati e hanno ricostruito con precisione gli importi, i tempi e le modalità di versamento, mediante PostePay, delle cospicue somme di denaro da parte della povera vittima.

Perquisizione

Sulla scorta delle fonti di prova acquisite, anche mediante intercettazioni, ancora una volta rivelatesi fondamentali, la Procura ha disposto la perquisizione locale e personale degli indagati che è stata eseguita con successo il 2 dicembre 2023.

Professionisti nell'estorcere denaro

Nella circostanza sono stati rinvenuti e sequestrati documenti, messaggi e files che hanno rafforzato l’ipotesi accusatoria e hanno dimostrato la professionalità ed abitualità delle condotte di “sextorsion” poste in essere dai due indagati con analoghe modalità in danno di altre persone offesa.

Li ha supplicati invano

Le continue richieste estorsive hanno determinato la vittima, che aveva drammaticamente prospettato agli indagati i suoi propositi suicidari non avendo più denaro per pagare il prezzo del ricatto, a togliersi la vita dopo averli ripetutamente ed invano supplicati di interrompere le condotte estorsive e le minacce di divulgazione delle immagini che lo ritraevano.

Ciò ha convinto questa Procura a richiedere la misura della custodia in carcere, oltre che per il reato di estorsione continuata, anche per il delitto di istigazione al suicidio punito dall’art. 580 c.p. con la pena della reclusione da 5 a 12 anni. La richiesta è stata condivisa dal Giudice per le Indagini Preliminari che ha emesso l’ordinanza cautelare anche per tale reato.

Attivamente ricercato il complice

Sono in corso le ricerche per rintracciare il complice, un uomo di 26 anni di nazionalità ivoriana, destinatario del provvedimento cautelare ad oggi sottrattosi alla cattura.

Pericolosità

La drammatica vicenda oggetto di indagine dimostra ancora una volta la pericolosità di condividere con sconosciuti la telecamera del proprio telefono cellulare o computer od informazioni ed immagini della propria vita privata e comunque l’importanza di denunciare tempestivamente ogni condotta estorsi va senza sottostare ai ricatti.

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