Oggetto incendiario lanciato contro il Deposito Seta di via Suore
Un uomo ha attraversato il prato che costeggia il deposito e ha lanciato un oggetto che ha preso a fuoco: nessun danno
Il deposito dei bus in via delle Suore di nuovo al centro di attività da parte di malviventi.
Contro il Deposito Seta
MODENA - Il raid incendiario è avvenuto nella serata di domenica 22 settembre 2024 in via delle Suore a Modena. Una persona, dopo aver attraversato il prato che costeggia il deposito Seta, si è avvicinato alla recinzione ed ha lanciato un oggetto incendiario forse in direzione di un autosnodato parcheggiato all'interno del deposito senza per fortuna provocare nessun danno.
E' stato dato subito l'allarme
L'azione è stata subito notata dal personale addetto alla sorveglianza che hanno dato subito l'allarme facendo intervenire sul posto agenti della Polizia di Stato e una pattuglia dei Vigili del Fuoco che ha prontamente spento le fiamme. Dell'uomo, dopo essere tornato in direzione di viale Cialdini, si sono perse le tracce.
Dichiarazione dell'Amministratore Delegato Seta
Riccardo Roat, Amministratore Delegato di Seta, subito dopo aver appreso del mancato attentato incendiario ha detto
"Siamo in presenza di un nuovo atto criminale dalle conseguenze potenzialmente gravissime per la sicurezza dei lavoratori, del patrimonio aziendale e per gli impatti sul servizio: se l’intenzione era quella di intimorire Seta ribadisco con forza che questi gesti non sortiranno mai effetto. Confido che l’autore di questo gesto, potenzialmente molto pericoloso, possa essere tempestivamente individuato e venga chiamato a risponderne nelle opportune sedi. Colgo l’occasione per un sincero e doveroso ringraziamento al nostro personale tecnico che si è prodigato per garantire la sicurezza e la regolarità del servizio".
Cisl : controllo inadeguato
“Prima di tutto, solidarietà agli autisti Seta, al personale dell’azienda e a tutta la comunità degli studenti e dei pendolari che hanno bisogno del servizio pubblico. Chi attacca gli autobus sta solo colpendo queste persone, in un modo vigliacco – spiega Maurizio Denitto, leader della Fit Cisl modenese –. Occorre, però, che l’azienda si dia una mossa e protegga il deposito, da anni completamente privo di vigilanza e di un capillare sistema di videosorveglianza, anche perimetrale. Fit Cisl lo ha chiesto a gran voce e continuerà a farlo”.