Modena

Nigeriano arrestato per rapina di un cellulare

E' accaduto alle ore 3 della scorsa notte in piazzale Darsena del Naviglio

Nigeriano arrestato per rapina di un cellulare
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La Polizia di Stato di Modena ha tratto in arresto un cittadino nigeriano di 32 anni per il reato di rapina.

Arrestato per rapina

MODENA - Nel corso della notte di giovedì 11 ottobre 2024, intorno alle ore 3.00, personale della Squadra Volante, in servizio di controllo del territorio, nel transitare sul cavalcavia Mazzoni, ha sentito delle urla provenire dal sottostante parcheggio di piazza Darsena del Naviglio, notando nello stesso tempo due uomini che stavano litigando ed erano giunti alle mani.

In fuga verso via Nicolò dell'Abate

Sul posto gli agenti hanno prestato soccorso alla persona offesa, un uomo di 62 anni visibilmente molto scosso, insieme al personale del 118 che gli ha fornito le prime cure. L’indagato alla vista della Polizia si era dato a precipitosa fuga in direzione via Niccolò dell’Abate.

Alla ricerca del fuggitivo

Diramata la nota radio alle altre pattuglie sul territorio, gli agenti si sono posti alla ricerca del fuggitivo, riuscendo ad individuare e fermare in piazzale Natale Bruni un uomo corrispondente alla descrizione fornita, il quale presentava evidenti segni di una precedente colluttazione.

Con pugni

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, l’indagato si era avvicinato al 62enne chiedendogli del denaro, al suo rifiuto aveva tentato di strappargli il telefono cellulare dalle mani e lo aveva colpito con dei pugni; alla vista della Polizia era scappato raccogliendo da terra il cellulare caduto durante la colluttazione.

Passaporto egiziano

Il 32enne, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato trovato in possesso di un passaporto egiziano in corso di validità, risultato provento di furto, motivo per il quale è stato denunciato anche per il reato di ricettazione.

Convalidato l'arresto

Nella mattinata di giovedi 10 , all’esito dell’udienza, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti dell’indagato la misura della custodia cautelare in carcere.

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