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Attriti tra Cgil e Cisl e Uil sul mancato sciopero alla Ferrari a Maranello

Per i segretari di Cisl e Uil non aveva senso visto che a Maranello l'azienda investe e molto

Attriti tra Cgil e Cisl  e Uil sul mancato sciopero alla Ferrari a Maranello
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Attriti tra Cgil e Cisl e Uil sul mancato sciopero alla Ferrari a Maranello.

Attriti tra Cgil e Cisl e Uil

MARANELLO - “E’ scorretto e irresponsabile il tentativo della rappresentanza sindacale Fiom Cgil Ferrari di rovinare un grandissimo sciopero unitario come quello dello scorso 18 ottobre. Cosa è successo? La Fiom nel Cavallino voleva scioperare, la Fiom Nazionale ha scelto insieme a Fim Cisl e Uilm Uil di non aderire in Ferrari Spa e dalla Fiom modenese ci aspettiamo una presa di posizione chiarificatrice, ricordando a tutti che l’obiettivo non devono essere inutili e dannose polemiche ma il settore automotive da salvare”.

Perchè i lavoratori del Cavallino non hanno scioperato

Questa la presa di posizione dei segretari generali di Fim Cisl Emilia Centrale (Alessandro Bonfatti) e Uilm Uil (Alberto Zanetti) nella loro replica alla presa di posizione dei delegati Fiom in Ferrari a Maranello, autori di una nota stampa che ha denunciato l’impossibilità per i lavoratori del Cavallino di prendere parte allo sciopero nazionale per il rilancio dell’automotive italiano.

"Sciopero - rimarcano i due segretari generali - che ha visto i tre sindacati marciare uniti, “dimostrando tutta la consapevolezza che questo grave momento industriale richiede ad ogni organizzazione che vuole contribuire alla ripartenza del pezzo più importante dell’industria italiana”.

Ferrari rispetto a Stellantis investe

Per Zanetti e Bonfatti la risposta è chiara: I programmi di Ferrari per il futuro, ad oggi, prevedono solo piani di crescita e di sviluppo, piani dei quali continuerà a beneficiare anche l’indotto. Ferrari non sta attraversando nessuna situazione di crisi, ha assunto 1.800 persone in quattro anni mentre, per dirla tutta, in Stellantis si sono persi oltre 14.000 dipendenti per prepensionamenti e incentivi. Stellantis ha ridotto fortemente gli spazi produttivi per tagliare costi (si pensi a Grugliasco o al centro di ricerca di Modena), Ferrari ha un programma di espansione straordinario con piani pluriennali di nuovi modelli e investimenti sul territorio con nuovissime infrastrutture e capannoni industriali innovativi con rilevante riduzione dell’impatto ambientale e sui consumi energetici. In Stellantis si fa largo uso di ammortizzatori sociali e sono coinvolti tutti gli stabilimenti, in Ferrari non si parla di ammortizzatori sociali da decenni. Infine, tutti i nuovi modelli Ferrari progettati sono costruiti a Maranello/Modena, quindi investe sul territorio, Stellantis delocalizza all’estero.

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