Reati informatici: siamo al primo posto per numero in Regione
Secondo una ricerca di Lapam Confartigianato i reati informatici nella città della Ghirlandina sono aumentati del 72,2 per cento
Nell’arco dell’ultimo quadriennio i reati informatici sono saliti del 53% in regione.
Al primo posto
MODENA - «In un contesto di digitalizzazione accelerata dei processi produttivi, le imprese devono affrontare nuove sfide e orientare le proprie strategie di investimento in tecnologie, capitale umano qualificato e sicurezza informatica. La crescita dei reati informatici segnala la necessità di intensificare le misure di sicurezza dei sistemi informativi e dei dati delle imprese, affrontando la sfida del difficile reperimento di personale con competenze di cybersicurezza».
Carenza personale
Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato, sottolinea come la carenza di personale qualificato e una non completa consapevolezza sui ruoli in azienda della sicurezza informatica possano essere fattori causanti l’aumento di esposizione ai rischi informatici.
Oltre 25 mila
Un’indagine dell’ufficio studi Lapam Confartigianato sulla cybersicurezza fotografa come i reati informatici denunciati in Emilia Romagna nel 2023 siano stati 25.142, rappresentando oltre un terzo (precisamente il 35,4%) dei delitti inerenti all’attività d’impresa, in aumentano del 5,9%.
I vari reati
Nel dettaglio i reati in esame sono per l’88,1% composti da truffe e frodi informatiche (ad esempio il phishing e l’alterazione del regolare funzionamento di un sistema informatico o telematico) e per il restante 11,9% da delitti informatici, in particolare accessi abusivi, danneggiamento mediante apparecchiature, dispositivi o programmi informatici e detenzione e/o diffusione abusiva di codici di accesso.
Aumentati del 70 per cento
Nell’ultimo anno, Modena è la provincia tra quelle emiliano-romagnole dove si registrano aumenti più significativi di reati informatici denunciati, con un +14,7%. Nell’arco dell’ultimo quadriennio i reati informatici, saliti del 53% in regione, hanno registrato un aumento più marcato nella città della Ghirlandina, dove si segnala un +72,2%.
Tipologia di reati
«Nel contesto odierno – conclude Luppi – dobbiamo essere consapevoli che questa tipologia di reati si sta diffondendo sempre di più. È necessario quindi che le imprese si adeguino per proteggersi da questo fenomeno, con investimenti in formazione e un supporto informativo istituzionale per promuovere le cyberskill per proteggere in modo efficiente i propri dati. Abbiamo bisogno di percorsi finanziati dalle istituzioni per aiutare gli imprenditori a formare i collaboratori e a sensibilizzarli a un’adeguata educazione informatica»