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Infermiere aggredito mentre è in servizio

È accaduto lunedì 3 febbraio alle ore 6 in via Villa Glori

Infermiere aggredito mentre è in servizio
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Il sanitario ha riportato una lussazione alla spalla.

Gli si è scaraventato contro

CARPI - E' accaduto lunedì 3 febbraio 2025 in una palazzina di via Villa Glori a Carpi. Erano passate da poco le 6 del mattino quando, mentre un infermiere era intento a soccorrere un bambino, un uomo gli si è scaraventato contro e, dopo averlo afferrato, l'ha sbattuto violentemente contro un muro provocandogli una lussazione alla spalla.

Aggredito

Da quanto è stato ricostruito ad aggredire il sanitario sarebbe stato un cittadino che aveva contattato la Centrale operativa per un problema di salute del figlio. Si trattava di un caso di bassa intensità assistenziale. Giunto in via Villa Glori l'infermiere è stato letteralmente accerchiato dai famigliari e conoscenti del bambino e poi violentemente strattonato.

E' inaccettabile

L'ambulanza utilizzata per rispondere ad altre urgenze è rimasta ferma per oltre un'ora per permettere alle forze dell'ordine giunte successivamente sul posto per  potere ricostruire quanto era accaduto.

Sulla vicenda si segnalano diversi interventi. Si segnala una dichiarazione del dottor Geminiano Bandiera, Direttore del Dipartimento Interaziendale di Emergenza-Urgenza di Modena che ha detto:  È inaccettabile: è intollerabile ogni forma di violenza, a maggior ragione quelle nei confronti di un operatore del servizio sanitario pubblico che ha come obiettivo prestare la migliore assistenza possibile. Ho telefonato al professionista aggredito per portargli la vicinanza mia personale e dell’Azienda: al di là delle conseguenze, anche fisiche in questo caso, di ciò che si subisce, c'è anche una sofferenza emotiva che non va sottovalutata. Mentre si è consapevoli di poter correre rischi per la propria incolumità intervenendo in scenari pericolosi, come incendi o alluvioni per fare alcuni esempi, nella mente di noi operatori del soccorso non è in alcun modo in preventivo l’idea di essere aggrediti nell’esercizio di questa funzione e quando succede scattano sentimenti ed emozioni di profonda tristezza e delusione. Dobbiamo tutti impegnarci insieme, sanità, istituzioni, volontariato, cittadini, andando oltre le polemiche, per ricostruire il rapporto di fiducia tra il personale sanitario e la popolazione. Tutti vogliamo il benessere delle nostre comunità, di chi ci vive e anche di chi ci lavora”.

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