Frana di Boccassuolo: è emergenza nazionale
Per i primi interventi urgenti, sono stati stanziati 3,8 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazional

Lunedì 30 maggio 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo stato di emergenza nazionale “in conseguenza dell’evento franoso che si è verificato a partire dal giorno 14 marzo 2025 nel territorio del comune di Palagano , in località Boccassuolo. Per i primi interventi urgenti, sono stati stanziati 3,8 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali”.
Frana di Boccassuolo: è emergenza nazionale
PALAGANO - Per il Presidente della Provincia di Modena e sindaco di Palagano Fabio Braglia
«dopo lo stato di emergenza regionale, finalmente anche lo Stato ha riconosciuto la gravità dell’evento dichiarando la frana di Boccassuolo Emergenza nazionale. Questo per noi è importante, perché oltre allo stanziamento di risorse, ondamentali per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte e dei ristori per chi ha subito danni, testimonia la gravità di quello che sta colpendo il nostro territorio e che da oltre tre mesi vede impegnati giorno e notte tecnici, operatori e volontari per tentare di limitare i danni e a cui va il mio più profondo ringraziamento».
Un fronte di 2,5 chilometri
Lo stato di emergenza nazionale, che si aggiunge a quello regionale dichiarato nelle scorse settimane dal presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, è motivato dalla necessità di far fronte agli ingenti danni causati dalla frana che ha interessato il territorio, che ad oggi ha un fronte che supera i 2,5 chilometri.
La situazione
Ad oggi risultano oltre 3,5 i milioni di metri cubi mossi dalla frana di Boccassuolo, che viaggia ad una velocità media di circa mezzo metro all’ora e si estende su una superficie complessiva di 500mila metri quadrati.
Al momento sono stati evacuati tre nuclei famigliari residenti con otto persone, e ne sono stati allontanati altri 10 non residenti (seconde case) per un totale di circa 20 persone. Sono infine tre le abitazioni distrutte, quattro le strade comunali e tre i ponticelli di attraversamento. Il piede della frana, ha raggiunto il torrente Dragone con un accumulo di materiale, in alcuni tratti dell’alveo di circa dieci metri e con il rischio conseguente di ostruire il regolare deflusso dell’acqua.
Collegamento provvisorio
Con i primi fondi regionali è stato ripristinato un collegamento provvisorio di Via Motrona, permettendo sia ai mezzi di cantiere di operare che alle 51 le persone residenti oltre la frana e inizialmente parzialmente isolate, di raggiungere le proprie abitazioni.