Campogalliano

Viene licenziato per "inidoneità alla mansione". Il giudice lo reintegra nel posto di lavoro

Si tratta di un magazziniere 54enne di una azienda con cantiere a Campogalliano

Viene licenziato per "inidoneità alla mansione". Il giudice lo reintegra nel posto di lavoro
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Il tribunale di Modena, con sentenza di primo grado del Giudice del Lavoro Andrea Marangoni del 16 giugno 2025, ha reintegrato sul posto di lavoro il magazziniere 54-enne, C. D., licenziato per “sopravvenuta inidoneità alla mansione” il 13 novembre 2023 dalla “Futura spa”, azienda con sede legale a Udine, ma con attività logistiche presso un cantiere a Campogalliano.

Viene licenziato per "inidoneità". Il giudice lo reintegra

CAMPOGALLIANO - Il magazziniere contestava di essere stato adibito a una movimentazione manuale di circa 2000/2500 pacchi al giorno (700/800 secondo l’azienda), dal peso variabile dai 18 ai 30 kg (dai 5 ai 25 kg secondo l’azienda), prelevandoli e ricollocandoli ad altezze variabili dai 20 ai 180/190 cm da terra.

Idoneo con preiscrizione

In seguito alla visita del medico aziendale del 23 ottobre 2023, il magazziniere era stato giudicato “idoneo con prescrizioni”, in particolare con la prescrizione di “non adibire il lavoratore alla movimentazione di carichi pesanti”. Data l’impossibilità, secondo l’azienda, di adibire il lavoratore ad altre mansioni, questa procedeva al licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

Dibattimento

In seguito al dibattimento, il Giudice ha riscontrato che l’azienda non avrebbe né valutato a fondo le mansioni compatibili con le residue capacità lavorative né si sarebbe attivata per utilizzare i “ragionevoli accomodamenti”, cioè gli ausili meccanici e/o organizzativi previsti per agevolare l’attività del lavoratore in seguito alla disabilità sopravvenuta. Proprio quest’ultima mancanza ha reso il licenziamento discriminatorio, e quindi nullo, condannando l’azienda al pagamento delle retribuzioni e delle contribuzioni dovute al lavoratore dalla data del licenziamento fino alla reintegrazione, nonché al pagamento delle spese legali.