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Caso aMo: per il Sindaco di Modena siamo di fronte ad "una vicenda molto grave"

Sull’ammontare dell’ammanco, il sindaco ha ricordato che, come reso noto alla stampa, all’atto dell’approvazione del bilancio 2024 questo risultava di circa 397.000 euro, “originato da operazioni contabili anomale protrattesi tra il 2019 e il 2024"

Caso aMo: per il Sindaco di Modena siamo di fronte ad "una vicenda molto grave"
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Caso aMo: per il Sindaco di Modena siamo di fronte ad "una vicenda molto grave".

Il sindaco di Modena su caso aMo

MODENA - “Ritengo la vicenda aMo oggettivamente molto grave. È necessario fare piena luce per tutelare l’interesse pubblico e garantire trasparenza. La scelta di Andrea Bosi come nuovo amministratore unico nasce in ragione della sua solida esperienza di amministratore, anche nell’ambito della legalità. Ma certamente occorrerà rinnovare di pari passo anche la dirigenza dell’Agenzia”.

Lo ha detto il sindaco Massimo Mezzetti di Modena rispondendo in Consiglio comunale, giovedì 3 luglio 2025, a due interrogazioni sulla vicenda aMo presentate rispettivamente da Maria Grazia Modena (Modena per Modena) e Ferdinando Pulitanò (Fratelli d’Italia).

Trattate congiuntamente, le due interrogazioni chiedevano di sapere l’entità dell’ammanco e la sua distribuzione negli anni; la data in cui aMo si è accorta “ufficialmente” della situazione; se il Comune conoscesse i fatti prima della loro diffusione mediatica e se al sindaco fossero noti prima della nomina dei nuovi vertici di aMo.

Interrogazioni

In particolare, l’interrogazione della consigliera Modena chiedeva anche per quale motivo il sindaco “abbia proceduto al cambio dell’amministratore unico di aMo come se tutto fosse in regola”. Mentre l’interrogazione di Pulitanò domandava, nello specifico, quali azioni di vigilanza o di controllo il Comune abbia esercitato sulle attività contabili, gestionali e amministrative dell’Agenzia e quali siano stati gli strumenti di verifica e controllo messi in atto con i relativi esiti. Sempre l’interrogazione di Fd’I chiedeva se aMo sia dotata di un sistema di gestione e controllo ex Dlgs 231/2001 e di un relativo Organismo di vigilanza, domandando quali azioni il Comune intenda adesso intraprendere e se si costituirà parte civile in un eventuale procedimento penale.

Le prime avvisaglie in aprile 2025

Ricostruendo la vicenda sulla base della nota stampa divulgata dall’Agenzia di mobilità il 24 giugno, il sindaco ha ricordato come “le prime anomalie contabili sarebbero state riscontrate il 16 aprile”. “In quella occasione – ha detto - il Direttore avrebbe individuato un bonifico sospetto e segnalato immediatamente l’accaduto all’Amministratore unico”. Non avendo ottenuto spiegazioni convincenti dalla dipendente responsabile della contabilità è stata così avviata una “verifica legale approfondita, affidata a consulenti esterni”. Verifica, ha aggiunto, che ha portato alla presentazione della denuncia penale presso la Procura della Repubblica e alla “risoluzione del rapporto di lavoro con la dipendente coinvolta”.

Riservatezza

“Per quanto riguarda il Comune – ha proseguito Mezzetti - il 29 aprile, sono stato informato personalmente, insieme agli altri soci, della situazione, con la richiesta esplicita di mantenere riservatezza, al fine di non compromettere le attività istruttorie in corso. Come Ente, invece, siamo venuti a formale conoscenza delle problematiche attraverso una segnalazione generale contenuta nei documenti del bilancio 2024, trasmessi ufficialmente lo scorso 16 giugno, in vista dell’Assemblea dei soci del 30 giugno”.

Circa 397 mila euro

Sull’ammontare dell’ammanco, il sindaco ha ricordato che, come reso noto alla stampa, all’atto dell’approvazione del bilancio 2024 questo risultava di circa 397.000 euro, “originato da operazioni contabili anomale protrattesi tra il 2019 e il 2024 (circa 157.000 per il 2024 e circa 240.000 stimati per gli esercizi precedenti) a cui si aggiungerebbero gli ulteriori ammanchi relativi ai primi mesi del 2025 che porterebbero il totale a circa 460.000 euro”.

Il controllo

Ha poi spiegato che la normativa vigente affida la responsabilità del controllo a tre organi interni: il Revisore legale dei Conti, l’Amministratore unico e il Collegio sindacale. Mentre il socio pubblico, in questo caso il Comune, non ha il diritto generalizzato di ispezione sulla contabilità. “Né il Revisore, né il Collegio sindacale avevano mai segnalato anomalie nei bilanci precedenti, né criticità legate all’organizzazione interna – ha detto Mezzetti – In assenza di rilievi da questi organi, che operano con accesso diretto alla contabilità, il Comune non aveva alcun elemento per sospettare la presenza di irregolarità e quindi per attivarsi in alcun modo”. “Peraltro – ha aggiunto -, anche le ripetute richieste formali, tra maggio e giugno 2025, da parte degli uffici comunali sulle motivazioni del ritardo nell’approvazione del bilancio 2024, avevano ricevuto come risposta generiche difficoltà tecniche connesse a una recente dimissione del personale addetto alla amministrazione”.

Relazione dettagliata

Entrando nel merito delle azioni già intraprese dal Comune, il sindaco ha spiegato che in data 25 giugno gli uffici hanno richiesto ad aMo una relazione dettagliata per verificare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo e valutare eventuali criticità o omissioni nei sistemi interni di controllo, richiesta rinnovata con sollecito in data 2 luglio.

Il sindaco ha poi sottolineato la necessità di fare piena luce per tutelare l’interesse pubblico e garantire trasparenza. “La valutazione di qualunque futuro intervento – ha detto - non può prescindere dalla conoscenza piena di quanto è accaduto, in modo da individuare le azioni di prevenzione più appropriate”.

"Una vicenda molto grave"

“Come ho già detto pubblicamente – ha affermato Mezzetti - ritengo la vicenda oggettivamente molto grave, non solo per l’entità dell’ammanco, ma per il contesto in cui si è realizzato. Tuttavia, è necessario distinguere tra responsabilità individuali e profili sistemici di controllo, per i quali si stanno valutando azioni di rafforzamento”. Il sindaco ha poi sottolineato che il Comune ha intenzione “di costituirsi parte civile nel procedimento penale, qualora emerga un danno diretto o indiretto all’Ente o alla collettività”.

Avvicendamento? Naturale tempistica

Infine, per quanto riguarda l’avvicendamento dell’Amministratore unico, Mezzetti ha specificato come questo abbia seguito una tempistica naturale, precedente alla notizia dei fatti oggetto dell’interrogazione (la pubblicazione del bando risale infatti al 3 aprile 2025). “Gli elementi emersi successivamente – ha sottolineato chiudendo il suo intervento in aula - ci hanno spinto a maggior ragione ad individuare una nuova guida per aMo nella figura di Andrea Bosi, in ragione della sua solida esperienza di amministratore, anche nell’ambito della legalità. Certamente occorrerà rinnovare di pari passo anche la dirigenza dell’Agenzia”.