Modena

Giornata di sensibilizzazione nella lotta all’ictus cerebrale

L’iniziativa “Pensa alla tua Zucca” per la Giornata internazionale dell’ictus cerebrale grazie alla collaborazione tra Stroke Unit e ALICE Modena

Giornata di sensibilizzazione nella lotta all’ictus cerebrale

Domenica 23 novembre 2025, in occasione della Giornata internazionale della lotta all’ictus cerebrale, la Stroke Unit dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, di cui è responsabile il Dottor Guido Bigliardi e A.L.I.Ce. Modena O.D.V. – Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale – promuovono una mattinata dedicata alla prevenzione e alla sensibilizzazione su questa importante patologia.

Giornata di sensibilizzazione nella lotta all’ictus cerebrale

MODENA – L’iniziativa si svolgerà domenica 23 novembre 2025, dalle ore 8.00 alle 13.00, all’ospedale Civile di Baggiovara, e sarà dedicata alla valutazione dei principali fattori di rischio per l’ictus e alla diffusione di buone pratiche di salute.

Prevenzione

Durante la giornata, oltre a colloqui informativi sui principali elementi di prevenzione dell’ictus e sugli stili di vita che possono contribuire a ridurre il rischio cardiovascolare, sarà possibile effettuare una valutazione gratuita con i professionisti della Stroke Unit. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la consapevolezza e la prevenzione: riconoscere precocemente i fattori di rischio e adottare comportamenti salutari rappresenta il modo più efficace per ridurre l’incidenza dell’ictus e delle sue conseguenze. La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati: è necessario registrarsi sul form disponibile sul Portale Web dell’AOU di Modena all’indirizzo https://www.aou.mo.it/Pensaallatuazucca.

Che cosa è

L’Ictus cerebrale – spiega il Dottor Guido Bigliardi, Responsabile della Stroke Unit dell’AOU di Modena, attiva presso la Neurologia diretta dalla Prof.ssa Jessica Mandrioli – è una patologia improvvisa causata dall’interruzione del flusso sanguigno al cervello, dovuta all’ostruzione o alla rottura di un vaso cerebrale. Questa condizione provoca la necrosi-morte delle cellule cerebrali per mancanza di ossigeno e nutrimento e può essere di tipo ischemico (dovuto a un’occlusione da parte di un coagulo) o emorragico (dovuto a una rottura del vaso). I sintomi, che richiedono un intervento medico immediato, includono intorpidimento o debolezza del viso, di un braccio o di una gamba, difficoltà di parola e problemi alla vista”

Stroke Unit

La Stroke Unit di Modena è da oltre 20 anni una realtà di eccellenza a livello nazionale, presso la quale sono state eseguite quasi 3000 trombolisi e quasi 2000 trombectomie meccaniche con la collaborazione della Struttura Complessa di Neuroradiologia diretta dal Dottor Stefano Vallone. Ospita frequentemente medici neurologi, infermieri, medici in formazione specialistica provenienti da tutta Italia.

Tre terapie

“Oggi – ha concluso il dottor Guido Bigliardi – abbiamo a disposizione tre terapie per l’ictus in fase acuta. La prima è il ricovero in Stroke Unit, un reparto con letti e personale dedicato ai pazienti con ictus. La seconda terapia è la trombolisi endovenosa, che ha lo scopo di sciogliere il grumo di sangue nel cervello che causa l’ictus ischemico ostruendo una arteria. Infine, esiste la terapia endovascolare in caso di occlusione di grossa arteria intracranica. Attraverso la puntura dell’arteria femorale all’inguine, viene portato un catetere nei vasi arteriosi del collo fino ad avanzare con un microcatetere selettivamente nel vaso occluso cerebrale per eliminare il coagulo ematico, detto trombo, mediante la rimozione meccanica con l’utilizzo di specifici strumenti e mediante aspirazione, estraendo completamente il coagulo. L’ictus è una terapia tempo dipendente che va trattata possibilmente entro 4,5 ore dall’esordio dei sintomi, per ridurre il rischio di morte e disabilità“.

Non è una malattia solo dell’anziano

La prevenzione rimane la strategia più idonea ed efficace per diminuire incidenza e per ridurre i costi sia sociali che economici della malattia, legati alla alta percentuale di invalidità residua. Nel nostro Paese, infatti, si verificano circa 200.000 casi di Ictus Cerebrale ogni anno, di cui circa 10.000 ictus riguardano persone giovani con età inferiore ai 54 anni; non si tratta quindi di una malattia solo dell’anziano. Ben 930.000 sono le persone che presentano conseguenze invalidanti a seguito di ictus. Oltre alla aterosclerosi dei vasi arteriosi, una causa sempre più rilevante è la fibrillazione atriale, una aritmia cardiaca che deve essere riconosciuta per poter attuare la prevenzione farmacologica.

Stili di vita corretti

La adozione di stili di vita corretti (tra cui una corretta alimentazione, l’attività fisica, la sospensione del fumo, l’evitare l’abuso di alcool e sostanaze psicotrope) resta il cardine della prevenzione delle malattie cardio-cerebro-vascolari. Un altro aspetto cruciale è rappresentato dal riconoscimento dei sintomi dell’ictus, al fine di inviare la persona colpita da ictus cerebrale nel più breve tempo possibile tramite il 118 all’ospedale più idoneo, dove sono disponibili trattamenti efficaci a ridurre le conseguenze dell’ictus se attuati entro le primissime ore. Ma sono ancora poche le persone che sanno riconoscere i sintomi dell’ictus, o che, in presenza di essi, si rivolgono immediatamente al 118. Il danno al cervello peggiora rapidamente col passare del tempo, per cui bisogna agire subito. La collaborazione tra cittadinanza, servizi di emergenza, ospedale dedicato è fondamentale per affrontare in modo efficace questa emergenza.