Il festival

Modena si candida a diventare città del jazz

Un’intesa pluriennale per garantire continuità a un festival che farà il suo debutto dal 13 al 18 luglio 2026 con star della musica internazionale. Le prevendite sono aperte

Modena si candida a diventare città del jazz

La grande musica internazionale ha trovato casa a Modena e con una prospettiva di lungo periodo. Il Jazz Open Modena Festival farà il suo debutto dal 13 al 18 luglio 2026, inaugurando un nuovo appuntamento stabile e continuativo per la città grazie all’accordo quinquennale siglato tra il Comune di Modena e Jazzopen Italia, che sancisce una collaborazione strutturata fino al 2030.

Modena si candida a diventare città del jazz

MODENA – Un’intesa che rafforza la partnership con uno dei festival musicali più prestigiosi d’Europa e conferma Modena come luogo capace di accogliere e fare propri grandi progetti culturali di respiro internazionale.Le prevendite sono già aperte per i primi grandi concerti annunciati che vedranno protagonisti Gregory Porter, Diana Krall, Moby, Jamie Cullum, Joss Stone e Jean-Michel Jarre.

Consuetudine

Aver stretto un rapporto di più lungo periodo con Jazz Open – spiega il sindaco Massimo Mezzetti – ci consentirà di costruire una consuetudine internazionale a Modena, anno dopo anno. Gli ospiti prestigiosi che sono stati annunciati per il 2026, e altri nomi verranno svelati a breve, ci hanno già consentito di capire che il respiro di questa manifestazione è veramente globale. È quindi una bella notizia da condividere con i modenesi. Stiamo costruendo una realtà solida che ha deciso di scommettere su Modena e questo ci rende sicuramente orgogliosi e responsabili”.

Si parte il 13 luglio

Ad aprire ufficialmente la prima edizione italiana di Jazz Open Modena, il 13 luglio in piazza Roma, sarà un doppio live che contraddistingue fin da subito il livello dell’evento: Gregory Porter e Diana Krall. Porter, voce tra le più riconoscibili e profonde del jazz contemporaneo, porterà a Modena il suo timbro soul inconfondibile e una carriera costellata di successi internazionali, otto nomination e due Grammy Awards. Artista di punta dell’etichetta Blue Note, capace di unire rigore musicale, calore umano e intensità interpretativa, Gregory Porter incarna una tradizione che affonda le radici nel jazz, nel gospel e nella grande musica black, restituendola con una forza emotiva che conquista pubblici di ogni generazione.

Spettacolo teatrale

A seguire, Diana Krall, regina indiscussa del jazz-pop mondiale, tra le artiste più premiate e amate degli ultimi decenni. Con due Grammy, dieci Juno Awards e milioni di dischi venduti, la cantante e pianista canadese trasmette un’eleganza senza tempo fatta di swing, ballad e cool jazz. Il suo concerto si annuncia come un grande spettacolo teatrale, capace di alternare ritmo e introspezione, attraversando quasi trent’anni di carriera fino ai brani più recenti di “This dream of you”.

Arriva Moby

Il 14 luglio sarà la volta di Moby, figura centrale dell’elettronica globale e artista capace di attraversare generi e linguaggi con una libertà assoluta. Musicista, compositore, producer e attivista, autore di brani che segnano intere generazioni, Moby arriva a Jazz Open Modena con il suo universo sonoro che intreccia dance, pop, techno, gospel e ambient. Oltre trent’anni di carriera, collaborazioni con artisti leggendari e una visione artistica che si estende anche al cinema fanno della sua presenza uno dei momenti più attesi del festival.

Doppio concerto

Il 16 luglio piazza Roma ospiterà un nuovo doppio concerto con Joss Stone e Jamie Cullum. Joss Stone, voce iconica del contemporary soul, dell’R&B e del funk, apre la serata con un live che promette intensità emotiva e groove profondo, forte di una carriera che supera i quindici milioni di album venduti e di un rapporto diretto e magnetico con il pubblico. Sarà poi la volta di Jamie Cullum, cantautore e polistrumentista britannico, uno degli artisti più innovativi della sua generazione, capace di fondere jazz, pop e rock in uno stile personale e trascinante. Con alle spalle performance nei più importanti festival del mondo e in luoghi simbolici come la Casa Bianca e Buckingham Palace, porta a Modena uno show di grande energia e raffinatezza.

Arriva Jean Michel Jarre

A chiudere la prima edizione di Jazz Open Modena, il 18 luglio, sarà Jean-Michel Jarre, autentico gigante della musica elettronica e visionario instancabile. Con oltre 85 milioni di dischi venduti e una carriera segnata da concerti-evento in luoghi iconici e siti Unesco di tutto il mondo, Jarre propone uno spettacolo che unisce musica, tecnologia e immaginazione.

Anche il Giardino Ducale

Piazza Roma ospiterà dunque i grandi concerti, con il palco principale allestito di fronte al monumentale Palazzo Ducale, mentre il Giardino Ducale Estense si configurerà come spazio degli Open Stages dedicato ai giovani artisti, con spettacoli gratuiti pensati per valorizzare nuove energie creative. Ulteriore venue sarà quella del Baluardo Jazz Club.

Estati future

Un progetto che non si esaurisce in un’unica edizione, ma che si radica nella città per almeno cinque anni, segnando una nuova traiettoria culturale per Modena e per le sue estati future.

nella foto: Joss Stone