Trovato alla guida di uno scooter rubato; scatta la denuncia della Polizia Locale
In tasca aveva alcune lame. Il mezzo è già stato restituito al proprietario.
Guidava uno scooter rubato e aveva in tasca alcuni strumenti illegali, come alcune lame, il 31enne controllato da una pattuglia della Polizia locale di Modena nei pressi di via Nonantolana, allertata da una segnalazione proveniente dai varchi collocati sulle principali arterie cittadine. L’uomo è stato fermato e denunciato e sanzionato con verbali per 8mila euro, mentre il ciclomotore, che era stato sottratto solo poche ore prima, è stato riconsegnato al proprietario.
La dinamica
L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi intorno alle 17.30 del pomeriggio, quando un equipaggio della Polizia locale ha individuato il Peugeot Vivacity oggetto dell’alert inviato dai dispositivi tecnologici: la segnalazione, in particolare, si concentrava sulla mancanza di copertura assicurativa. Gli operatori hanno intimato l’alt al veicolo, ma il conducente ha cercato di eludere il controllo e, giunto nei pressi del parcheggio di un centro commerciale, ha abbandonato lo scooter per tentare la fuga a piedi.
Il controllo
L’uomo è stato però raggiunto dopo pochi metri e, alla richiesta di chiarimenti, non è stato in grado di fornire i propri documenti, compresa la patente (mai conseguita), né quelli del ciclomotore. Inoltre, una verifica eseguita col supporto della sala operativa ha permesso di appurare che il Vivacity era stato rubato la sera precedente nel quartiere Madonnina, dove era parcheggiato in strada, e che la targa non corrispondeva a quella originale ma risultava, invece, radiata e perciò non utilizzabile. Di conseguenza, il mezzo circolava senza assicurazione.
L'identificazione
Il conducente, quindi, è stato accompagnato al Comando di via Galilei, dove è stato identificato: si tratta di un 31enne originario della Romania, in Italia senza fissa dimora, e con diversi precedenti per furto. In tasca aveva tre lame seghettate e una pinza multiuso in metallo comprensiva di due lame, seghetto e cacciaviti. Gli arnesi sono stati sequestrati.
I provvedimenti
All’uomo sono stati contestati diversi illeciti, sia penali sia amministrativi. Nello specifico, deve rispondere delle accuse di ricettazione (fino a otto anni di reclusione e sanzioni che possono superare i 10mila euro), di porto ingiustificato di oggetti atti all’offesa e allo scasso (il Codice prevede l’arresto da sei mesi a due anni) e di possesso di strumenti da taglio atti a offendere (arresto da sei mesi a due anni e ammenda da mille a 10mila euro). Inoltre, a suo carico sono stati emessi i verbali per la guida senza patente (5.100 euro) e per la circolazione con veicolo non assicurato (866 euro) e con veicolo con targa non propria (2.046 euro). Le sanzioni ammontano, complessivamente, a 8.012 euro.