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Omicidio-suicidio di Serramazzoni: spunta l'ipotesi di una terza persona sul luogo del crimine

Dopo gli accertamenti dei Ris di Parma spunta ora l'ipotesi del duplice omicidio.

Omicidio-suicidio di Serramazzoni: spunta l'ipotesi di una terza persona sul luogo del crimine
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Si fa sempre più fitto il giallo di Serramazzoni e spunta ora una seconda ipotesi: c'era una terza persona sul luogo del crimine?

Omicidio-suicidio di Serramazzoni: l'ultima ipotesi

SERRAMAZZONI - Si fa sempre più concreta l'ipotesi di un terzo uomo nella vicenda della villetta di Serramazzoni dove lo scorso giovedì sono stati trovati senza vita l'imprenditore 77enne Claudio Belloi e il 48enne Francesco Bordone.

La pistola trovata vicino a Bordone

La pistola da dove sono partiti i cinque colpi che hanno trafitto Bordone e il proiettile che ha ucciso il 77enne sarebbe stata trovata vicino al corpo del 48enne, indizio che escluderebbe così l'iniziale scenario dell'omicidio-suicidio, scenario che ha perso consistenza fin da quando i Ris di Parma e i carabinieri di Pavullo trovarono l'abitazione a soqquadro e le macchie di sangue sui muri di più di una stanza e sulle scale.

Qualcun altro era sul luogo del delitto?

All'ipotesi di un'accesa discussione tra i due amici sfociata poi in una colluttazione che è poi finita in tragedia si aggiunge quindi ora una possibile terza, o anche più,  persona dalla quale (o dai quali) le vittime avrebbero cercato inutilmente di difendersi o di fuggire.

L'autopsia sui corpi

Un importante aiuto arriverà sicuramente dall'esito dell'autopsia sul corpo delle due vittime prevista nella giornata di oggi e dal risultato delle analisi delle tracce ematiche che potrebbero confermare la presenza di altri attori sul luogo del crimine.

Bordone era il “Breaking bad” delle rapine

Quel che è sorprendentemente emerso, però, è il fatto che il più giovane dei due fosse un volto “noto” alle Forze dell’ordine, ma anche al grande pubblico, dato che qualche anno fa s’era conquistato gli “onori” della cronaca nazionale dopo esser stato smascherato (è proprio il caso di dirlo) come rapinatore di gioiellerie: eseguiva i colpi con una maschera che lo rendeva simile a Walter White, il baffuto protagonista della celebre serie tv Breaking bad.

Come riportano i colleghi di News Prima, Bordone è un personaggio davvero un po’ particolare. Intanto è figlio dell'ex presidente dell'Ordine Provinciale degli avvocati di Modena, ma poi era stato protagonista nel biennio 2016-2017 di diverse rapine e tentate rapine a gioiellerie del Riminese, dove viveva allora con la famiglia.

Aveva fatto notizia perché per i suoi colpi utilizzava anche una maschera professionale cinematografica capace di renderlo irriconoscibile. Indossandola, nell'ottobre 2017 venne ripreso a farsi aprire da un gioielliere poi aggredito e ferito. In un altro caso minacciò il proprietario usando come arma una balestra. Tutto andò avanti fino all'arresto sempre nel ottobre 2017.

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