i fondi

Dalla Regione 2,2 milioni per prevenire gli incendi nei boschi

A questa cifra si aggiungeranno poi anche le risorse previste per il 2023

Dalla Regione 2,2 milioni per prevenire gli incendi nei boschi
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La Regione si prende cura dell'Appennino e dei suoi boschi, stanziando numerosi fondi e puntando soprattutto sulla prevenzione degli incendi.

2,2 milioni per prevenire gli incendi nei boschi

MODENA - Sono partiti in queste settimane gli interventi per la prevenzione degli incendi boschivi nelle Aree interne Appennino piacentino-parmense, Appennino emiliano in provincia di Reggio Emilia, Alta Val Marecchia in provincia di Rimini e Basso ferrarese. A finanziarli risorse dedicate, stanziate dalla Strategia nazionale aree interne, frutto di un percorso iniziato un anno fa.

Per l’Emilia-Romagna si tratta di 2,2 milioni a valere sul 2022 - su un totale nazionale di 40 milioni di euro - che serviranno per intervenire là dove il rischio di incendi è maggiore.

I territori interessati

Territori con superfici boscate non solo più estese della media regionale, ma spesso scarsamente accessibili e lontane dalla viabilità ordinaria, in molti casi custodi di biodiversità ed ecosistemi forestali. Oppure zone come quelle del Basso ferrarese in cui l’estensione della superficie alberata – prevalentemente pineta -  è più contenuta, ma si trova in contesti fortemente antropizzati con una affluenza di visitatori che aumenta esponenzialmente proprio nei periodi estivi quando il rischio di incendio è più elevato.

Le risorse del 2023

Finanziamenti che salgono a quasi 5 milioni considerando, le nuove, ulteriori risorse previste per il 2023:  2,7 milioni che verranno assegnati, anche in questo caso su proposta della Regione, per sostenere interventi di prevenzione nelle tre nuove Aree interne recentemente riconosciute all’Emilia-Romagna: Appennino Parma est, Appennino forlivese-cesenate, Appennino modenese.

Gli interventi di prevenzione

Le attività di prevenzione prevedono:

  • Droni per avvistare tempestivamente le prime fiamme e monitorare l’evolversi degli incendi, insieme a un’accurata ricognizione del territorio e delle zone a maggiore rischio;
  • Interventi per mantenere i boschi in condizioni ottimali, riducendo il rischio di roghi in situazioni con eccessiva presenza di arbusti e di biomassa, specialmente nelle aree vicine ai centri abitati;
  • Manutenzione e ripristino delle strade rurali e forestali per rendere più veloce ed agevole lo spegnimento;
  • Adeguamento degli invasi e dei punti di approvvigionamento idrico;
  • Acquisto di kit costituiti da vasche mobili e attrezzature per la preparazione di miscele ritardanti.
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