Hanno due figli

Paura a Castelfranco Emiliano, marito 44enne teme che la moglie venga uccisa come Saman

Il marito intervistato dal Corriere: "Suo zio l'ha picchiata solo perché ha sposato me che sono italiano, ora viviamo nella paura"

Paura a Castelfranco Emiliano, marito 44enne teme che la moglie venga uccisa come Saman
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La famiglia di Boutania non accetta che lei abbia sposato un italiano e per questo è stata più volte minacciata e picchiata, è in corso un processo ma i due vivono nella paura.

Hanno due figlie piccole

È passato più di un anno e mezzo da quando Saman, la ragazza pachistana 18enne di Novellara, è stata brutalmente uccisa dalla famiglia perché non voleva sposare suo cugino e da diversi mesi una coppia residente a Castelfranco Emiliano vive nella paura che possa capitare di nuovo una tragedia simile.

Giorgio Pagano ha 44 anni, è italiano e soffre di una malattia degenerativa che gli impedisce di camminare. Vive nel modenese con la moglie Boutania, 23enne di origini marocchine, e le loro splendide figlie che hanno solamente 7 e 18 mesi. La famiglia di Boutania, particolarmente sua mamma e suo zio, non accetta fin dall'inizio che abbia sposato un uomo italiano.

In un'intervista al Corriere, Pagano ha dichiarato di temere che la uccidano come la povera Saman soltanto perché si è innamorata di lui e lui si è innamorato di lei. La mamma di Boutania non le parla più, non hanno rapporti da tre anni ma almeno non la importuna.

A luglio la sentenza

Il problema è lo zio Mohamed che proprio non tollera il matrimonio tra Giorgio e Boutania e ha minacciato più volte la nipote arrivando addirittura a picchiarla. I due non sono rimasti a guardare e hanno denunciato le violenze, a carico del famigliare c'è un processo la cui sentenza è attesa per il prossimo luglio.

L'aspetto interessante della vicenda è che a fare conoscere i due era stata proprio la suocera che vive a Castelfranco con il fratello. Circa quattro anni fa, la donna ha fatto vedere a Giorgio una foto di sua figlia e in poco tempo si sono conosciuti e innamorati. Dopo il matrimonio in Marocco sono venuti a vivere in Italia e le cose sembravano andare bene.

Le violenze dello zio e la paura del 44enne

In poco tempo ha capito però che le intenzioni dei parenti erano unicamente quelle di far ottenere alla ragazza il permesso di soggiorno ma i due si sono innamorati e non avevano alcuna intenzione di separarsi. Così sono iniziate le minacce e le aggressioni. Il 44enne ha raccontato che lo zio le ha tirato un pugno davanti ai suoi occhi per poi insultarla lanciandole un oggetto in fronte.

A sua detta, è arrivato al punto di cercare di investire Boutania mentre aveva la bimba nel passeggino inveendo contro di lei per il suo modo di vestire occidentale. I due vivono nel terrore da anni e nonostante ci sia un processo in corso e sia indagata anche la mamma della ragazza, non riescono a tranquillizzarsi.

Giorgio Pagano al Corriere: «Se resto a casa e lei è fuori ho ancora più paura, viviamo quasi come reclusi, come pentiti di mafia. Se torniamo in Marocco ci ammazzano. Sappiamo che c'è gente pronta a farlo per lavare quella che molti di loro ritengono una colpa gravissima: Boutania ha sposato me e poi ama anche vestire all'occidentale, atteggiamenti che ancora in troppi non tollerano»

 

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