Raccolta differenziata: nelle frazioni di Modena incremento del 20% da settembre ad oggi
Anche il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti ha subito un picco ed è stato necessario triplicare gli interventi
Dopo 5 mesi di servizio, Hera ha reso pubblici i dati relativi alla raccolta differenziata, che mostrano un incremento del 21%.
Raccolta differenziata nelle frazioni di Modena
MODENA - Era il 12 settembre. I tecnici e i tutor di Hera iniziavano a distribuire i primi kit per la raccolta differenziata nelle frazioni modenesi, nel forese e nelle ZAI. Le nuove modalità di gestione dei rifiuti, annunciate da qualche mese, cominciavano a prendere corpo mentre termini come “cassonetto informatizzato”, Carta Smeraldo e Casa Smeraldo diventavano sempre più diffusi, tra timori e prudente curiosità.
Oggi, 5 mesi dopo, come vanno le cose nelle aree della città che per prime hanno sperimentato la transizione al nuovo modello di raccolta?
I dati
Hera ha reso pubblici i dati numerici di ciò che accade nelle frazioni modenesi, perché in queste zone della città è presente lo stesso mix di servizi che ha già coinvolto il quartiere 4 e che, nel prossimo futuro, riguarderà tutta la città: nelle aree ad alta densità abitativa, infatti, qui sono presenti i cassonetti informatizzati per l’indifferenziato - oltre a quelli per vetro, organico e potature – mentre carta e plastica sono raccolti porta a porta. Nel forese, invece, il porta a porta è operativo su tutte le frazioni.
La percentuale di raccolta differenziata passa dal 59% all’80%
Il primo, importantissimo dato, è quello sul risultato “puro” della raccolta differenziata: prima dell’introduzione del progetto, solo il 60% dei rifiuti veniva differenziato. In altre parole, una vasta porzione di materiali perfettamente riciclabili – carta, plastica, vetro, metalli, organico – veniva gettata da cittadini e imprese nel cassonetto dell’indifferenziato.
Oggi, grazie all’intensa campagna informativa fatta e all’introduzione delle nuove modalità di raccolta - che sospingono le persone a separare con più attenzione – nelle frazioni modenesi la percentuale di rifiuti conferiti in modo differenziato (e quindi avviati a recupero) è salita all’80%.
Gli abbandoni
Un altro indicatore evidenza la generale buona accoglienza delle modalità recentemente introdotte, ed è quello che riguarda il fenomeno degli abbandoni. Fenomeno purtroppo diffuso e che, benché marginale in termini numerici (si consideri che gli abbandoni rappresentano solo circa l’1% dei rifiuti complessivamente raccolti da Hera, il restante 99% è correttamente conferito attraverso i servizi previsti), crea evidenti segnali di degrado.
È indubbio che le fasi iniziali della trasformazione dei servizi tale fenomeno abbia avuto un picco, per gestire il quale è stato necessario incrementare fino a tre volte il numero di interventi degli operatori dedicati. Al momento, tuttavia, questa dinamica è rientrata e si è assestata sugli stessi livelli che venivano rilevati prima dell’introduzione delle nuove modalità di raccolta.
Gli agenti accertatori
Per contrastare il fenomeno, comunque, sono presenti sul territorio non solo gli operatori e lo spazzino di quartiere, ma anche figure specifiche di presidio del territorio – gli agenti accertatori – che sono in grado di verificare puntualmente gli abbandoni e, nel caso in cui siano presenti evidenze che lo consentano, provvedere alla redazione dei verbali di contestazione per il successivo invio alla Polizia Locale finalizzato all’erogazione della sanzione.