Centro diurno per anziani sospeso: 5 persone rimanevano anche a dormire
Il rappresentante legale è stato sanzionato e nei confronti del centro è stata emessa una diffida
A Modena un centro diurni per anziani è stato chiuso perché sono state rilevate delle frequentazioni notturne non autorizzate.
Centro diurno per anziani sospeso
MODENA - È stata temporaneamente sospesa l’attività di un Centro diurno per anziani di Modena, dopo che la Polizia locale ha accertato la presenza di utenti in regime di ospitalità residenziale notturna, quindi non autorizzata.
Lo stesso diurno era stato oggetto di un analogo provvedimento circa un anno fa, a seguito di un medesimo accertamento.
Sanzionato il rappresentante legale
Nei confronti del legale rappresentante della società che gestisce il servizio è stata erogata, di conseguenza, una sanzione dell’importo di 5mila euro.
Sono inoltre in atto accertamenti ed indagini che potranno portare la Polizia locale a inviare segnalazioni oltre che all’Agenzia delle Entrate, anche all’Ispettorato del lavoro per quanto riguarda l’impiego notturno di personale non contrattualizzato.
Le indagini
I controlli, scaturiti da segnalazioni giunte attraverso il sistema Rilfedeur, sono stati condotti, anche in abiti civili, dal Nucleo Antievasione Tributi Locali e si sono concentrati nel pomeriggio di lunedì 6 marzo proseguendo fino alla mattina successiva.
Attività notturna abusiva
Gli operatori della Polizia locale hanno quindi assodato che il Centro diurno autorizzato esclusivamente al servizio di accoglienza diurna e non convenzionato con il Comune, svolgeva per diversi ospiti anche un’abusiva attività residenziale notturna.
Durante il sopralluogo effettuato a tarda serata, una volta terminata l’attività del diurno e spente le luci visibili dall’esterno, cinque anziani, quattro donne e un uomo, si preparavano infatti a trascorrere la notte nei locali nella struttura adibiti a camere; con loro vi era anche una persona addetta all’assistenza notturna.
La diffida
Di fronte alle evidenze riscontrate, confermate dagli stessi ospiti, nei confronti del soggetto gestore, il Settore Servizi sociali del Comune, competente per il rilascio delle autorizzazioni al funzionamento e soggetto che ne vigila gli adempimenti, ha emanato già nella giornata del 7 marzo un provvedimento di diffida, con effetto immediato, dal proseguire l’attività di accoglienza notturna e l’applicazione della sanzione che dovrà essere pagata entro 30 giorni.
Attività sospesa
Il contestuale provvedimento di sospensione del diurno, necessario per completare l’attività ispettiva, ma anche alla luce della reiterazione dell’abuso, entra invece in vigore da giovedì 9 marzo per consentire di avvisare i familiari degli ospiti, solo in parte residenti nel territorio comunale.