La piastrella

Settore ceramico: il primo trimestre ha visto un calo di vendite tra il 20% e il 30%

Il calo del primo trimestre sta facendo rallentare la produzione in molte aziende ceramiche ma la nota positiva è il mercato Usa che è particolarmente in espansione per quello che riguarda le costruzioni

Settore ceramico: il primo trimestre ha visto un calo di vendite tra il 20% e il 30%
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Il settore ceramico nel primo trimestre di quest'anno ha visto un calo di vendite tra il 20% e il 30% rispetto allo scorso anno riguardante soprattutto l’area europea. A causa di questo andamento diverse aziende stanno ricorrendo alla cassa integrazione.

Settore ceramico: il calo di vendite del primo trimestre

Nel primo trimestre del 2023 è stato registrato un calo delle vendite fra il 20% e il 30% nel settore ceramico rispetto al primo trimestre del 2022 che invece era stato particolarmente positivo. Una contrazione del mercato delle vendite, soprattutto per quanto riguarda l’area europea, da imputare a numerosi fattori. Nel mondo ceramico l’andamento sinusoidale delle vendite è una caratteristica perché ciclicamente si sono verificati periodi di crisi alternati ad altri di vero e proprio boom.

Diverse aziende stanno ricorrendo alla cassa integrazione

Il calo del primo trimestre sta facendo rallentare la produzione in molte aziende ceramiche che hanno deciso di ricorrere agli ammortizzatori sociali, come la Cassa Integrazione, per periodi che vanno da un paio di settimane fino ad oltre un mese. Secondo alcuni dati forniti dai Sindacati per ora sono coinvolti circa quattromila dipendenti nel comprensorio fra Casalgrande e Sassuolo che sono addetti alla produzione in numerose imprese ceramiche anche di grandi gruppi. Il fermo fra la festa di Pasqua e quella del Primo Maggio dovrebbe permettere di svuotare una parte delle giacenze che si sono formate nei magazzini e si augura che questo stop non sia un preludio di una crisi a lungo termine.

Si spera nel mercato americano

Di positivo c’è la segnalazione che negli Usa il Coverings ha fatto segnare un buon successo e un notevole interesse per le ceramiche italiane. Il mercato Usa è particolarmente in espansione per quello che riguarda le costruzioni di case, soprattutto unifamiliari,  e questo fattore rappresenta un punto a favore per la ripresa delle vendite.

Il mercato europeo è fermo

Diversa è invece la situazione del mercato europeo dove l’aumento dei tassi d’interesse, la guerra fra Russia e Ucraina, l’alto costo del gas e delle materie prime, la politica della comunità europea non favorevole alle industrie ceramiche ritenuto troppo energivore e quindi inquinanti fanno si che i costi di produzione siano saliti alle stelle e quindi diventa più difficile per una famiglia europea dedicarsi alla passione della casa. Il pericolo ventilato dagli industriali da oltre un anno è che la situazione macro economica che si sta creando porterà l’industria ceramica a produrre a prezzi molto alti lasciando via libera alla concorrenza dei paesi extra europei che producono senza rispettare nessuna regola se non quella della grande quantità a prezzi stracciati. Il risultato finale lo capirebbe chiunque e sarebbe quello della chiusura di tantissimi stabilimenti, povertà e alla fine maggiore inquinamento.

La ceramica italiana per ora non perde quote di mercato

Una nota positiva è che l’Italia non sta perdendo quote di mercato rispetto ad altri concorrenti, si tratta di un rallentamento generalizzato degli ordini sul quale potrebbe pesare anche gli aumenti dei listini applicati dalle aziende nel momento dell’esplosione del prezzo del gas che sta causando  dal 2021 una notevole turbolenza sul mercato.

In Italia le imprese continuano ad investire

Le imprese, seppur di fronte a numerose incognite, continuano a investire in modo rilevante in ricerca e sviluppo, per fornire valore aggiunto alla ceramica. Nuove colorazioni e nuovi sistemi di applicazione favoriranno i sempre più complessi processi di abbellimento della lastra ceramica industriale. Parallelamente, oltre all’innovazione di prodotto resasi necessaria anche a causa della difficoltà di reperimento delle materie prime, i colorifici ceramici sono sempre impegnati a fornire ai propri clienti tutti quei servizi accessori che sono di fondamentale importanza per il settore.

Difficile fare previsioni per il futuro

Viste le incognite e le discontinuità che si registrano nel periodo attuale non è facile fare previsioni per il prossimo anno. Molto dipenderà dai costi dell’energia e dagli equilibri geopolitici che rendono molto instabile la situazione e creano numerose incognite, non permettendo alle imprese di pianificare al meglio e in modo razionale le proprie attività.

Niro Lupaio

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