Modena, il Consiglio Comunale fa il punto sulle mense scolastiche
Tra i temi trattati la qualità del servizio e la rappresentanza dei genitori
Ieri si è svolto un Consiglio Comunale a Modena dove si è ampiamente discusso della situazione delle mense scolastiche riaperte dopo l'emergenza Covid.
Il punto sulle mense scolastiche
MODENA - Ieri, giovedì 25 maggio, l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi ha risposto all'interrogazione di Elisa Rossini di Fratelli d’Italia:
“Dopo due anni condizionati dall’emergenza sanitaria con la sospensione della refezione scolastica, prima e poi, da settembre 2020, la riorganizzazione completa delle mense delle 27 primarie cittadine per garantire il rispetto di limitazioni e indicazioni regionali (invariate anche lo scorso anno), solo con l’avvio dell’anno scolastico 2022/2023 si è potuto tornare alla normalità. Ma i controlli alla qualità del servizio non sono mai venuti a meno durante tutto il periodo della pandemia. Inoltre, già dall’autunno ci si è posti il tema di rivedere le modalità di partecipazione dell’utenza attraverso un percorso condiviso con dirigenti scolastici e presidenti dei Consigli di istituto, che ha portato ad approvare il disciplinare per l’istituzione di tre Commissioni. Il 3 aprile si è tenuta la prima seduta ufficiale della Commissione mensa delle primarie e nello stesso mese sono iniziati gli assaggi alle mense di primarie e secondarie di primo grado”.
I quesiti
In particolare, l’istanza dedicata al “funzionamento delle Commissioni mensa nelle scuole e nei nidi d’infanzia comunali” chiedeva per quale motivo le commissioni mensa sono rimaste inattive per tutto il 2021 e 2022” e “quali tempistiche si prevedono perché diventino di nuovo pienamente operative”.
Altri quesiti riguardavano: l’eventuale coinvolgimento del Consiglio nel processo di revisione delle modalità di partecipazione dell’utenza e dei consiglieri comunali per verificare qualità del cibo e svolgimento del servizio; il monitoraggio; la nomina dei membri della commissione; il corso preparatorio per i componenti e le modalità di conservazione e di consultazione dei report.
I numeri
Sono quasi 7mila, 6.983 per l’esattezza, i pasti serviti ogni giorno nelle scuole di Modena da Cirfood che ha in appalto il servizio cucina in 14 nidi comunali e di Cresciamo e la refezione scolastica alle primarie (4.880 pasti più 365 per adulti) e alle scuole d’infanzia comunali, Cresciamo e statali (1.569 pasti più 103 per adulti).
L’assessora Baracchi ha quindi ricordato che, dopo il percorso di consultazione aperta, la Giunta ha deliberato il disciplinare che prevede tre commissioni: una per i nidi (comunali e Fondazione Cresci@mo), una per le scuole d’infanzia (comunali, Cresci@mo e statali), una per scuole primarie e secondarie di primo grado.
Gli obiettivi
Gli obiettivi sono: creare collegamento tra famiglie, Settore Servizi Educativi e Cresci@mo raccogliendo suggerimenti, osservazioni e reclami in ottica di miglioramento e promuovendo la partecipazione responsabile di famiglie e insegnanti; promuovere azioni e proposte; contribuire alla qualità del servizio di refezione scolastica erogato da Comune e Fondazione Cresci@mo con strumenti di valutazione e di monitoraggio; diffondere la cultura della sana alimentazione in ottica di ecosostenibilità, consumo consapevole, riduzione degli sprechi. Fanno parte della Commissione per i nidi un genitore per struttura e da due a quattro unità di personale scolastico comunale e di Cresci@mo, oltre a un dirigente del Settore, dell’ufficio refezione scolastica comunale e di Cresci@mo (per complessivi 26 componenti). Analoghi sono i criteri per la Commissione per le scuole d’infanzia (53 componenti in tutto) e per di quella per primarie e medie (40 componenti).
Genitori e operatori sono annualmente designati per ogni plesso tramite il coinvolgimento del consiglio di istituto e del comitato genitori.
Per quanto riguarda l’entrata in funzione, dopo un momento formativo a marzo, la Commissione mensa delle primarie si è riunita ad aprile e maggio, ha iniziato gli assaggi e svolto una visita al Centro pasti. Più lunghi i tempi per le Commissioni nidi e infanzia per individuare la disponibilità dei componenti ma è già programmato il momento formativo.
Il dibattito
Trasformata in interpellanza, ha aperto il dibattito il capogruppo Pd Antonio Carpentieri ribadendo la coerenza e la correttezza delle decisioni prese dall’Amministrazione per il settore scuola, tra i più colpiti dalla pandemia e specificando i diversi ruoli di Consiglio e Giunta: “Noi consiglieri diamo gli indirizzi, spetta agli assessori attuarli”.
Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) il problema è il lungo periodo di concessione del servizio a una medesima ditta:
“Ben 16 anni di appalto a Cirfood di certo non incentiva e non motiva il miglioramento del servizio. Quando ci sono concessioni a lungo termine il rischio è, appunto, di limitare la qualità di ciò che si offre”.
La questione dei genitori rappresentanti
L’interrogante Elisa Rossini (FdI) ha chiesto chiarimenti riguardo la possibile defezione del genitore nominato a partecipare:
“Gli assaggi previsti sono solo due in un anno e il genitore potrebbe non essere disponibile. Come viene garantita in questo caso la rappresentanza dei genitori?”. Ha poi posto l’accento sul periodo 2021-2022 contrassegnato dalla graduale ripresa dell’attività scolastiche: “Le Commissioni mensa rispondono a linee d’indirizzo nazionali: sarebbe stato importante garantirle proprio in quella fase, con tutte le precauzioni del caso”.
In conclusione, l’assessora Baracchi ha chiarito che in caso di assenza del genitore nominato può subentrare un sostituto e non vi è preclusione a ulteriori assaggi oltre ai due annuali previsti. Ha poi ricordato che in periodo Covid la legge vietava la possibilità ai genitori di entrare nelle scuole. L’assessora, inoltre, ha puntualizzato che tutte le segnalazioni dei genitori sono state prese in carico e che la ditta a cui il Comune ha affidato i controlli è una ditta esterna a Cir.