Urologia, due interventi da record per la chirurgia robotica
L’Urologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Salvatore Micali, negli ultimi mesi ha eseguito due difficili interventi di chirurgia robot-assistita
Chirurugia robotica: due interventi da record in urologia presso l'ospedale di Baggiovara.
Urologia: due interventi da record
MODENA - ModeNelle scorse settimane, l’equipe composta dal dott. Stefano Puliatti, dal dott. Cosimo De Carne e dalla dottoressa Stefania Ferretti ha eseguito un intervento di duplice tumorectomia renale contemporanea robot-assistita su un uomo di 52 anni che oggi sta bene e si sottoporrà ai follow-up previsti. A Natale, invece, l’equipe ha eseguito una cistectomia radicale laparoscopica robot-assistita con ricostruzione totalmente intracorporea, per la prima volta in un paziente di 66 anni con rene ectopico pelvico.
Le parole del dott. Vagnini
“Sono molto soddisfatto di questo ulteriore upgrade dell’attività di Chirurgia urologica robotica che conferma l’Ospedale di Baggiovara come polo chirurgico di eccellenza nell’ambito della rete provinciale e regionale”. Così si è complimentato il dottor Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’AOU di Modena nel presentare i due eccezionali interventi eseguiti nel nosocomio modenese. La chirurgia urologica robotica di Modena è stata, inoltre, confermata come Centro di Insegnamento robotico certificato ERUS (EAU Robotic Urology Section), nell’ultimo Congresso della Società Europea di Urologia. Questo a conferma del ruolo di leadership in questo ambito non solo a livello Nazionale ma anche internazionale.
Eseguito il primo caso al mondo ci cistectomia radicale robotica in paziente con rene ectopico
Il primo caso è stato eseguito in pieno periodo natalizio. In un uomo di 66 anni, a luglio 2022, era stato diagnosticato un tumore infiltrante della vescica. Dopo i controlli del caso il paziente era stato sottoposto a chemioterapia neo-adiuvante e successivamente candidato all’intervento. L’intervento consiste nell’asportazione della vescica e della prostata, dei linfonodi pelvici bilaterali e nell’utilizzo di un tratto di intestino che, in seguito all’anastomosi dei due ureteri provenienti dai reni, viene abboccato alla cute per il drenaggio delle urine (uretero-ileo-cutaneo stomia).
Il tutto viene eseguito mediante soli 6 accessi chirurgici di meno di 1 cm di lunghezza. Questo permette una rapida ripresa post-chirurgica da parte del paziente e un miglior risultato estetico. Il caso ha richiesto particolare impegno ed accortezza da parte dell’equipe in quanto è stato il primo caso al mondo di cistectomia radicale robotica in paziente con rene ectopico. Il rene destro, infatti, non si trovava nella posizione abituale ma nella pelvi. Tale aspetto avrebbe potuto determinare una lesione accidentale dell’organo o una insufficiente lunghezza dell’uretere, necessario a consentire il drenaggio delle urine a seguito della rimozione della vescica. L’intervento è durato circa 7 ore. Al follow-up attuale il paziente, che ha eseguito anche tutti gli esami di controllo, è in buone condizioni di salute.
Con una operazione completamente robotica asportati due tumori al rene destro. Il paziente ha mantenuto una ottima funzionalità renale
Il secondo intervento di duplice tumorectomia renale contemporanea robot-assistita è stato effettuato a marzo. Un paziente di 52 anni ha avuto riscontro diagnostico incidentale di un doppio tumore del rene di destra e di altro piccolo tumore nel rene di sinistra. I tumori del rene di destra erano rispettivamente, il più grande di 5 cm di diametro, posizionato in una sede estremamente delicata, essendo aderente all’arteria e alla vena renale, e di 2 centimetri e mezzo il più piccolo. Il rene di sinistra invece ha una piccola neoformazione di circa 1 cm.
Normalmente il paziente sarebbe stato candidato ad una asportazione completa del rene destro, ma essendoci una neoformazione anche nel rene controlaterale, l’equipe chirurgica, ha deciso di tentare la rimozione dei due tumori di destra preservando il tessuto sano e funzionante del rene. L’intervento di estrema complessità, durato circa 6 ore, eseguito con tecnica completamente robotica ha avuto grande successo. L’asportazione dei tumori del rene di destra è stata completa e il paziente ha mantenuto una ottima funzionalità renale. Il tumore controlaterale, essendo ancora di dimensioni molto piccole, verrà trattato in un secondo momento. Al follow-up attuale il paziente è in buone condizioni di salute.
Attività Urologica
Dal gennaio 2022 all’aprile 2023 l’Urologia ha svolto 557 interventi di Chirurgia maggiore oncologica ed endourologica complessa su 1615. Un dato significativo se consideriamo che dal giugno all’ottobre 2022 c’è stata l’ultima forte riduzione di attività a causa della pandemia.
Tra queste 40 nefrectomie parziali di cui 38 robot-assistite, 52 nefrectomie radicali di cui 10 robot-assistite, 10 laparoscopiche e le restanti in chirurgia tradizionale per grosse masse neoplastiche o reni infetti (23 OPEN, 9 laparoscopiche, 6 robot-assistite, 9 nefroureterectomie OPEN, 2 nefroureterectomia laparoscopica, 4 nefroureterectomie robot-assistite), 115 prostatectomie radicali robot-assistite, 17 Cistectomie radicali per tumore vescicale di cui 2 robot-assistite; vengono condotte tutte le tecniche di ricostruzione della via urinaria con neovescica ileale, condotto ileale sec Bricker ed ureterocutaneostomia a seconda delle indicazioni oncologiche e delle caratteristiche del paziente.
36 Nefrolitotrissie percutanee per calcolosi renali (PNL/ECIRS). A queste si aggiungono 12 procedure endourologiche pediatriche di cui 3 nefrolitotomie percutanee, 236 ureteroscopie rigide e flessibili (URS/RIRS) per calcolosi reno-ureterali. 55 ureteroscopie flessibili diagnostiche/operative per sospetto tumore uroteliale o malattie restrittive/compressive ureterali.
Tito Taddei