Allagamenti in zona ceramica, la Cisl: “Lavoratori a rischio. Si rivedano gli strumenti di pianificazione e gestione”
La Cisl Emilia scende in campo e pone il grave problema del cambiamento climatico e come affrontarne le conseguenze
Dopo il violento nubifragio di un paio di giorni fa che ha colpito le zone di Scandiano e Casalgrande dove quello che prima era solo un piccolo torrente e poi è diventato un fiume in piena allagando negozi e abitazioni, la Cisl Emilia scende in campo e pone il grave problema del cambiamento climatico e come affrontarne le conseguenze.
Allagamenti in zona ceramica: la nota della Cisl
“Quanto accaduto con l’ennesima bomba d’acqua nel comprensorio ceramico e di Scandiano mette a repentaglio la vita e il lavoro delle persone. Il cambiamento climatico di cui vediamo i nefasti effetti non può continuare a mettere a repentaglio questi luoghi”.
Le parole della Cisl Emilia, distretto di Scandiano
Ad affermarlo è la Cisl Emilia Centrale per voce di Rosamaria Papaleo, segretaria generale e Sadid Aziz, responsabile di zona del distretto di Scandiano.
Bisogna pensare a una diversa gestione del territorio
“Come organizzazione che tutela i lavoratori nei luoghi di lavoro riteniamo ci si debba confrontare, tra i diversi enti, sugli strumenti di pianificazione e gestione del territorio, in una ottica di prevenzione, identificazione di nuove are a rischio, manutenzione del reticolo idraulico e sistemi di drenaggio adeguati ai nuovi effetti del cambiamento climatico”.
Più sicurezza nelle zone a rischio
“Oltre a questo - concludono Papaleo e Aziz – sarebbero da considerare nuove misure di sicurezza per evacuare aree a rischio, monitoraggio e previsione delle precipitazioni con nuovi sistemi di allerta e rivalutazioni delle green infrastructure che possono dare il loro contributo all’assorbimento dell’acqua”.