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Sfruttava clandestini facendoli lavorare in nero: imprenditore modenese nei guai

L'uomo, assieme a un altro imprenditore, è stato denunciato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

Sfruttava clandestini facendoli lavorare in nero: imprenditore modenese nei guai
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Un modenese di 46 anni, titolare di una impresa di carpenteria metallica, è stato denunciato per sfruttamento di lavoro nero. Assieme a un altro imprenditore è stato sanzionato per 65 mila euro. 

Controlli mirati per arrivare alle indagini

TOANO - A seguito di un controllo ispettivo condotto dai carabinieri della Stazione di Toano insieme ai colleghi del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Reggio Emilia, sono state individuate due imprese di carpenteria metallica con stessa sede a Toano, comune dell’Appennino reggiano, che sfruttavano cittadini clandestini.

Nello specifico i titolari delle imprese avrebbero impiegato in attività lavorativa i tre clandestini approfittando del loro stato di bisogno e non provvedendo affinché gli ambienti di lavoro fossero conformi ai requisiti di legge.

Di cosa sono denunciati

Per questi motivi i militari di Toano e del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro hanno denunciato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 46enne residente nel modenese ed un 51enne abitante nel reggiano, titolari di due imprese di carpenteria metallica.

Come sono partiti i controlli

I controlli dei carabinieri di Toano e dell’Ispettorato del lavoro di Reggio Emilia risalgono all'altra mattina quando i militari, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, in aderenza anche alle indicazioni fornite dal Prefetto di Reggio Emilia, hanno effettuato un controllo presso due imprese di carpenteria metallica aventi sede nello stesso capannone.

Nel corso dell’ispezione i Carabinieri hanno riscontrato l’impiego di tre operai extracomunitari privi di titolo di soggiorno, e tre operai assunti in maniera irregolare, ovvero in nero.

Lavoravano senza protezione in materia di salute e sicurezza

Gli imprenditori non hanno provveduto a redigere i documenti di valutazione dei rischi, né assicurato ai lavoratori una informazione/formazione idonea alle mansioni svolte anche in materia di gestione emergenze, e non hanno provveduto ad avviare il programma di sorveglianza sanitaria previsto, per questo, loro carico sono stati adottati i provvedimenti di sospensione delle rispettive attività imprenditoriale per impiego di manodopera irregolare e per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Gli operanti hanno contestato ammende e sanzioni amministrative per circa 65.000 euro.

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