Ricevuti in Municipio a Modena una ventina di ragazzi e ragazze provenienti dal raduno mondiale degi scouts
L'evento si è tenuto alla presenza di vari rappresentati provenienti da tutta la Provincia
MODENA - “Intraprendenza, opportunità, scoperta, mettersi in gioco e conoscere nuove culture e un nuovo modo di fare scoutismo”. Sono le motivazioni che hanno spinto a partecipare al Jamboree, il raduno mondiale dello scoutismo, una ventina di ragazze e ragazzi scout di Modena e provincia. E sono probabilmente molto simili a quelle che hanno motivato tutti gli oltre 45mila scout provenienti da 150 paesi del mondo che si sono trovati dall’1 al 12 agosto in Corea del Sud.
Hanno portato la loro testimonianza
Gli stessi “giovani ambasciatori scout” ricevuti in Municipio, a Modena, nel pomeriggio di lunedì 13 novembre 2023 insieme a capi che li hanno accompagnati e ai responsabili delle zona di Modena e di Modena Pedemontana, hanno portato la loro testimonianza a sindaci e amministratori dei Comuni modenesi dei reparti scout di appartenenza dei ragazzi.
Diversi Sindaci del modenese
Ad accoglierli e a ringraziarli, insieme al sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e agli assessori a Cultura Politiche giovanili Andrea Bortolamasi e a Istruzione Sport e Pari opportunità Grazia Baracchi, c’erano i sindaci di Castelfranco Giovanni Gargano, di Nonantola Federica Nannetti, di Spilamberto Umberto Costantini, di Bomporto Tania Meschiari, i vicesindaci di Castelvetro Giorgia Mezzacqui, di Formigine Simona Sarracino, di Soliera Cristina Zambelli, gli assessori di Vignola Daniela Fatatis e Luca Righi.
“Avete fatto un’esperienza indimenticabile – ha affermato Muzzarelli introducendo l’incontro – che vi rimarrà sicuramente nel profondo e che speriamo vi aiuterà a leggere meglio le istanze e i bisogni della vostra comunità, perché insieme abbiamo di promuovere la pace e l’incontro tra i popoli e di capire come costruire una società coesa e inclusiva in un mondo che cambia in fretta, dove le relazioni sono in sofferenza e le guerre sempre più vicine”.
Hanno raccontato la loro esperienza
A raccontare cosa ha significato partecipare al raduno mondiale insieme ad altri migliaia di giovani con gli stessi valori e culture diverse sono stati: Federico Beltrami (Modena 4), Marta Bortolotti (Modena 6), Ariel Righetti (Modena 7), Pietro Cerulli (Modena 9), Sofia Guagnano (Bomporto 1), Lia Barbi (Castelfranco 1), Linda Marcolini (Formigine 1), Martina Giuri (Magreta 1), Kimberly Serra (Soliera 1), Benedetta Gubertini (Spilamberto 1), Elena Maria Toni (Vignola 1) insieme ai capi accompagnatori don Giacomo Aprile, don Emanuele Nadalini e Luca Michelini.
“Pace e fratellanza sono al centro della nostra missione educativa e sono i valori che i nostri ragazzi hanno sperimentato al Jamboree - ha sottolineato uno dei capi che li ha accompagnato in Corea del Sud – ora siamo qui per far sentire loro l’importanza di essere cittadini attivi con l’auspicio che noi continuiamo a tenere aperte le porte delle nostri sedi scout e voi quelle dei vostri Municipi”.