Rivoluzione tecnologica per l’Endoscopia Ausl: installate in tutti gli ospedali videocolonne 4K
Da Mirandola a Pavullo, passando per Carpi, Castelfranco Emilia e Vignola, la stessa strumentazione di altissimo livello per esami diagnostici fondamentali come gastroscopie e colonscopie
Un investimento di oltre due milioni di euro.
In tutti gli Ospedali più Castelfranco Emilia
MODENA - La stessa tecnologia, del più alto livello attualmente sul mercato, dotata di Intelligenza Artificiale e video con risoluzione in 4K, disponibile in tutti e quattro gli ospedali dell’Azienda USL di Modena, ovvero Mirandola, Carpi, Vignola e Pavullo, e nella Casa della Comunità di Castelfranco Emilia.
Cinque colonne
Equità e innovazione sono i principi cardine che hanno guidato il cospicuo investimento fatto dall’Ausl di Modena, da oltre 2 milioni di euro di fondi aziendali, per mettere a disposizione dell’équipe della Struttura complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, diretta dal dottor Mauro Manno, cinque videocolonne endoscopiche, appunto una per ciascuna sede ospedaliera aziendale e nella struttura di Castelfranco Emilia.
Affinare ancora di più
Le strumentazioni tecnologiche di ultima generazione consentiranno di affinare ancora di più la qualità diagnostica in occasione di esami fondamentali come gastroscopie e colonscopie, che siano primi esami, di follow-up o di screening: grazie all’apposito modulo presente nelle cinque videocolonne, l’Intelligenza Artificiale contribuisce in maniera determinante nel supportare lo specialista ad individuare le lesioni precancerose che potrebbero trasformarsi in neoplasie.
Lesioni più piccole
In particolare il sistema è in grado non solo di individuare e segnalare con accuratezza anche le lesioni più piccole, persino quelle difficilmente visibili a occhio nudo, azzerando il rischio di generare falsi allarmi, ma anche di predire le caratteristiche delle lesioni consentendo di personalizzare il trattamento terapeutico. Inoltre l’Intelligenza Artificiale permette un’analisi dei dati strutturata e affidabile, che servirà per monitorare attentamente i risultati conseguiti. Con il prossimo aggiornamento software disponibile nei prossimi mesi, durante una colonscopia, ad esempio, il sistema consentirà una ricostruzione 3D dell’intero colon, guidando così il professionista nell’esplorazione dell’intero organo e aumentando di molto il rating legato all’individuazione delle lesioni, metro con cui viene misurata a livello scientifico la performance del professionista e dell’intero staff.
Una proposta
Inoltre, l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nello screening del tumore al colon-retto è al centro di una proposta di studio, portata avanti dall’équipe del dottor Manno in collaborazione con la dottoressa Federica Casoni, responsabile aziendale del progetto di telemedicina, selezionata dalla Regione Emilia-Romagna per essere presentata nel corso della Conferenza europea sulla Specializzazione intelligente (Smart Specialisation Strategy), che si terrà i prossimi 11 e 12 dicembre 2024 al Palacongressi di Rimini.
Dotate di apposite sonde, le videocolonne rappresentano un validissimo alleato dei professionisti anche nell’endoscopia interventistica di secondo livello, come ad esempio la dissezione endoscopica sottomucosa, tecnica acquisita nel 2008 dal dottor Manno nell’ambito di un’apposita formazione in Giappone e utilizzata in casi specifici in cui è possibile evitare l’intervento chirurgico, conservando così la parte di colon interessata.
Un supporto molto utile
“L’innovazione tecnologica – evidenzia il dottor Manno – rappresenta un supporto molto utile al professionista nella pratica quotidiana, andando a vantaggio del paziente, grazie alla qualità dell’esame o dell’intervento eseguito. L’applicazione dell’Intelligenza Artificiale è entrata prepotentemente nel dibattito scientifico e clinico internazionale: anche durante il recente convegno organizzato dall’Endoscopia dell’Ausl di Modena, al quale hanno partecipato nomi illustri della branca specialistica a livello europeo, si è parlato di AI e del suo ruolo nella pratica clinica. La nostra Struttura complessa è sempre stata attenta all’innovazione: alcuni anni fa siamo diventati i primi a dotarci di speciali occhiali intelligenti, che ci hanno consentito in casi particolari di intervenire a domicilio per alcune attività che solitamente presuppongono il trasferimento del paziente in ospedale, come ad esempio la prima sostituzione della PEG. Con questo investimento proseguiamo nel solco tracciato di unire tecnologia e competenza umana, grazie anche a formazione e aggiornamento costante”.
In continua crescita
I dati di attività – Nel 2023 l'Endoscopia dell'Ausl ha effettuato 14mila esami endoscopici (nel 2018 erano stati 13mila), 2000 visite a Cup e ambulatoriali di presa in carico, 550 ricoveri in Gastroenterologia, oltre all’attività interventistica di secondo livello, in continua crescita