Risale a fine settembre 2025 la scoperta da parte dell’Ispettorato del lavoro di Modena di 6 lavoratori in nero in un risto bar molto conosciuto di Sassuolo. Un fenomeno quello del lavoro nero e irregolare nella ristorazione e nei servizi molto diffuso, che il sindacato Filcams Cgil continua a denunciare e a contrastare.
Dodici ore al giorno
SASSUOLO – Relativamente a questo risto bar – spiega il sindacato in una nota – un lavoratore straniero si era infatti rivolto alla Filcams Cgil nel marzo 2025 raccontando di lavorare come lavapiatti per quasi 12 ore al giorno, mentre il contratto part time ne prevedeva molte meno. Ancor prima aveva lavorato completamente in nero per 4 mesi ed era stato pagato in contanti. “Dopo esser stato regolarizzato part time è stato però incredibilmente licenziato durante il periodo di prova – spiegano dalla Filcams Cgil – Molto probabilmente un licenziamento ritorsivo che si giustifica con la richiesta del lavoratore di essere pagato per le effettive ore di lavoro”.
Sei lavoratori irregolari
Consigliato dalla Filcams Cgil, il lavoratore ha presentato denuncia all’Ispettorato che ha riscontrato la correttezza di quanto denunciato dal lavoratore e, a seguito dell’ispezione, ha trovato ben 6 lavoratori in nero nell’esercizio commerciale, e ha intimato all’azienda di regolarizzare tutti i lavoratori.
La Filcams Cgil si è subito attivata per supportare il lavoratore che si era affidato al sindacato, nel recupero salariale e contributivo.
“Il settore della ristorazione e più in generale dei pubblici esercizi, anche nella provincia di Modena – affermano Cinzia Pinton e Thomas Bonacini della Filcams Cgil di Sassuolo – è esposto a forme di irregolarità molto diffuse che troppo spesso sfociano nel lavoro nero. Ne è dimostrazione la quantità di segnalazioni da parte di lavoratrici e lavoratori che si rivolgono ai nostri uffici presso la Camera del lavoro di Sassuolo e su tutto il territorio provinciale, per chiedere aiuto e tutela sindacale per rivendicare i propri diritti”