Modena

A Modena un impianto tra i più innovativi nel panorama europeo per il riciclo delle plastiche rigide

Un impianto all’avanguardia in grado di produrre 30mila tonnellate di polimeri riciclati all’anno

A Modena un impianto tra i più innovativi nel panorama europeo per il riciclo delle plastiche rigide
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L’investimento complessivo sostenuto dal Gruppo Hera in strada Cavazza a Modena ammonta a circa 50 milioni di euro, 7,7 dei quali finanziati dal PNRR. La conclusione dei lavori è prevista verso la fine del 2025.

E' in costruzione

MODENA - All’interno del polo impiantistico modenese della multiutility, la controllata Aliplast - primaria realtà nel panorama nazionale nella raccolta, riciclo e rigenerazione della plastica – sta costruendo uno stabilimento all’avanguardia in grado di produrre ogni anno, a regime, fino a 30 mila tonnellate di polimeri riciclati di alta qualità a partire da rifiuti plastici rigidi, tra i più difficili da rigenerare con efficacia, provenienti in particolare da settori come l’elettronica di consumo e l’automotive.

Uno dei progetti

Il nuovo impianto rientra tra i progetti previsti nel piano industriale del Gruppo Hera per favorire e supportare la transizione ecologica dei territori serviti. In particolare, la multiutility nel periodo 2023-2027 ha stanziato 1,7 miliardi di euro di investimenti, pari al 39% del totale, per alimentare le progettualità dedicate all’economia circolare e alla rigenerazione delle risorse.

All'avanguardia

Un impianto all’avanguardia in grado di produrre 30 mila tonnellate di polimeri riciclati all’anno Il nuovo impianto sarà in grado di produrre ogni anno, a regime, fino a 30 mila tonnellate di polimeri riciclati di alta qualità a partire da rifiuti plastici rigidi, tra i più difficili da riciclare con efficacia, provenienti in modo particolare da settori come l’elettronica di consumo e l’automotive.

Questi polimeri, anche se riciclati, avranno una purezza tale da poter essere reimpiegati anche negli stessi comparti di origine con prestazioni analoghe a quelle garantite da materiali vergini. Il metodo utilizzato da Aliplast, infatti, consiste nell’upcycling, cioè una rigenerazione che eleva la qualità del polimero di partenza, raggiungendo così caratteristiche qualitative di alto livello.

In questo modo, le plastiche in uscita dall’impianto potranno far fronte a quelle esigenze che fino ad oggi trovano risposta quasi esclusivamente nelle materie prime vergini: anche settori caratterizzati da significativi impatti ambientali potranno così incrementare la propria sostenibilità. Basti pensare che la quantità di plastica riciclata in un anno dall’impianto a regime permetterà di risparmiare all’ambiente emissioni per circa 30 mila tonnellate equivalenti di CO2

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