La denuncia

Abusivismo nel comparto acconciatura e benessere: è allarme epatite B e C

Secondo l'Ufficio Studi di Cna Modena l'abusivismo avrebbe aumentato il numero di persone infettate a causa proprio "l’esposizione a trattamenti estetici non eseguiti secondo le normative igienico-sanitarie"

Abusivismo nel comparto acconciatura e benessere: è allarme epatite B e C
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Comparto “benessere” in leggera crescita sul territorio, con un più 1% nel 2024 rispetto all’anno precedente ed una presenza notevole di imprese artigiane, poco meno di 2.000, il 10% di tutte le imprese artigiane modenesi. Sono alcuni numeri ottenuti dall’Ufficio Studi della CNA di Modena su dati della Camera di Commercio”.

Epatite B e C

MODENA - "Le cifre più allarmanti, in ogni caso, non sono economiche - sottolinea Maria Luisa Burani, responsabile di categoria della CNA di ModenaPiuttosto, ciò che preoccupa arriva dal fronte sanitario: secondo l’ultimo bollettino del Sistema Epidemiologico Integrato dell'Epatite Virale Acuta, nel 2023 il principale fattore di rischio per la contrazione dell’epatite B e C è stato proprio l’esposizione a trattamenti estetici non eseguiti secondo le normative igienico-sanitarie".

A livello nazionale infatti, segnala CNA, il 38% dei casi di epatite B. Inoltre, il 40,4% dei casi di epatite C sono riconducibili a manicure, pedicure, piercing e tatuaggi effettuati in contesti non regolamentati.

"Sono dati gravissimi – sottolinea Claudio Pelloni, da pochi giorni nominato alla guida di estetiste ed estetisti di CNA Modenaperché dimostra come il problema dell’abusivismo non abbia solo conseguenze economiche, ma impatti anche sulla salute pubblica. Mentre i nostri centri rispettano rigidi protocolli igienici, chi opera nell’illegalità mette a rischio la sicurezza dei clienti senza alcun controllo". Non c’è bisogno di ricordare eventi anche tragici accaduti sul nostro territorio dovuti a pratiche abusive o con prodotti proibiti, come riportato dalle cronache locali qualche giorno fa”.

A Modena siamo molto impegnati – aggiunge Marcello Montorsi, portavoce degli acconciatori sul fronte del rispetto delle regole. Ad esempio, siamo gli unici da occuparci del riconoscimento delle qualifiche estere nel mondo dell’estetica e dell’acconciatura, un’azione importante per impedire che tante professionalità, anche per questioni burocratiche, non vadano ad alimentare esercizi abusivi. Così come utile, in questo senso, si sta rivelando il nostro lavoro, condotto con le amministrazioni locali, per la revisione e l’aggiornamento dei regolamenti comunali di settore”.

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