Si tratta della Modena Ingegneria srl

Affidati anche ad un'azienda di Modena i lavori per evitare il crollo della Garisenda

Avrà il difficile compito di creare fondazioni profonde tramite l’esecuzione di micropali verticali autoperforanti, opportunamente studiate e calibrate in base all’ancoraggio previsto

Affidati anche ad un'azienda di Modena i lavori per evitare il crollo della Garisenda
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C'è anche un'impresa di Modena tra quelle incaricate nei lavori per evitare il crollo della Garisenda.

I lavori per evitare il crollo della Garisenda

CASTELFRANCO EMILIA - Dopo i sopralluoghi dei giorni scorsi per verificare i sottoservizi e la rimozione dei cavi elettrici interferenti con l’area oggetto di intervento da parte del Comune, sono in partenza i lavori propedeutici alla posa dei contenitori metallici e della rete metallica. L'azienda è la Modena Ingegneria srl di Piumazzo di Castelfranco Emilia.

Due le imprese coinvolte

Due sono le imprese coinvolte: la Modena Ingegneria srl e la Fagioli SpA. Inoltre all’ing. Gilberto Dallavalle, professionista altamente qualificato e profondo conoscitore della struttura della torre Garisenda e Asinelli, il quale ha progettato e seguito tutti i lavori di consolidamento delle torri dagli anni ’90 in poi, è affidata la direzione operativa delle strutture per i lavori di cinturazione a protezione dell’area intorno alle Due Torri. L’ing. Luca Lenzi sarà invece il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione per i lavori di cinturazione a protezione dell’area intorno alle due torri.

Cosa dovrà fare la Fagioli di Reggio Emilia

Nel dettaglio la Fagioli dovrà realizzare una cintura di protezione contenitiva dei detriti derivanti da un eventuale crollo, per ridurre la vulnerabilità degli edifici circostanti e l’esposizione della popolazione, impedendo contemporaneamente l’accesso alla zona circoscritta. Il montaggio della cintura di protezione dovrà essere realizzato tramite la posa di moduli metallici, zavorrati e ancorati al terreno e collegati tra loro, insieme a reti metalliche paramassi studiate appositamente con sistemi di pretensionamento e ancoraggio al suolo.

Il montaggio dovrà comprendere un adeguato piano logistico per il trasporto dei materiali e il premontaggio dei moduli in un Hub Operativo (sito in via dell’Industria a Bologna) al di fuori del perimetro del centro storico, al fine di minimizzare le attività cantieristiche in piazza Porta Ravegnana, riducendo al minimo l’impatto anche sulla mobilità. La soluzione logistica individuata, infatti, consente di effettuare il trasporto della struttura con mezzi ordinari limitando a sporadici casi il trasporto con mezzi eccezionali.

Fondazioni profonde

All’impresa Modena Ingegneria, sulla base dei dati forniti dall’Università e in riferimento agli elementi conoscitivi che l’Amministrazione comunale può fornire alla società medesima, sono affidate le seguenti attività: cantierizzazione, rimozione dei fittoni e della pavimentazione in granito e deposito in luogo protetto, deviazione dei sottoservizi, realizzazione di fondazioni profonde tramite l’esecuzione di micropali verticali autoperforanti, opportunamente studiate e calibrate in base all’ancoraggio previsto. Il cantiere prevederà sistemi di allarme in caso di intrusione di estranei e illuminazione provvisoria.

Già dai primi di dicembre

I primi elementi strutturali, costituenti i moduli della cintura, cominceranno ad essere consegnati in Hub Operativo già dalle prime settimane di dicembre per successivo trasferimento nel cantiere Garisenda, fino al completamento dei lati più critici della cintura di protezione contenitiva entro indicativamente gennaio-febbraio.

Il Comune installerà inoltre alcune telecamere per mantenere il controllo generale dell’area.

Il quadro economico, indicato nella delibera di Consiglio, è di 4.321.191,20 euro.

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