IL convegno

Alla scuola Interregionale della Polizia Locale si studia il comportamento aggressivo dei ragazzi

Il corso rivolto a operatori di Polizia locale, Polizia di Stato e Carabinieri vuole indagare sul fenomeno della devianza giovanile

Alla scuola Interregionale della Polizia Locale si studia il comportamento aggressivo dei ragazzi
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Imparare a gestire il comportamento aggressivo dei ragazzi e intervenire in modo efficace, ma anche essere capaci di applicare mediazione e ricomposizione dei conflitti in ambito giovanile. Se ne parla a Modena in un seminario.

MODENA. Diverse le  finalità del corso di formazione su “Disagio giovanile e strategie di prevenzione/contrasto alla criminalità minorile” organizzato dall'ufficio Legalità e Sicurezza e realizzato dalla Scuola Interregionale di Polizia Locale, che ha preso il via nella giornata del 21 marzo al Comando della Polizia locale di Modena.

Tre giornate

Si tratta complessivamente di tre giornate (prossimi appuntamenti il 28 marzo e l’11 aprile) rivolte a operatori di Polizia locale, Polizia di Stato e Carabinieri, ma anche a operatori sociali che si interfacciano con i minori: figure e settori, quindi, diversi ma ugualmente coinvolti nel processo di prevenzione e contrasto alla devianza giovanile.

Il percorso rientra nella formazione congiunta prevista dal Patto per Modena Sicura e l’obiettivo formativo, condiviso in Prefettura a livello di Cabina di Regia, è affrontare criticità emerse in modo preponderante nell’ultimo periodo, anche a seguito della pandemia, con le conseguenze che ha avuto su sviluppo e crescita dei giovani, così come delle nuove emergenze legate anche ai flussi migratori.

Fornire agli operatori conoscenze necessarie

Lo scopo del corso è quindi fornire agli operatori informazioni e conoscenze necessarie per affrontare in modo efficace questa nuova sfida sociale, promuovendo un approccio basato sulla comunicazione e sulla gestione positiva dei comportamenti, oltre che fornendo strumenti pratici e strategie efficaci per gestire e ridimensionare situazioni conflittuali e comportamenti aggressivi.

Criminalità minorile

Nelle tre giornate di formazione vengono illustrate le principali fonti normative (dal Codice del processo penale minorile al Decreto Caivano) per garantire un intervento conforme alla legge e rispettoso dei diritti dei giovani. Verrà approfondito il fenomeno della criminalità minorile per svilupparne appieno la comprensione anche dal punto di vista delle implicazioni sociali e saranno analizzate la gestione dei comportamenti aggressivi dei ragazzi anche attraverso casi concreti.

Gli interventi in programma puntano poi a sviluppare competenze pratiche per identificare, intervenire e supportare i giovani coinvolti nella criminalità minorile, oltre che a forme di prevenzione nella gestione delle nuove tecnologie per fornire linee guida e strategie in grado di promuovere un uso responsabile e consapevole dei social media, nonché per prevenire il cyberbullismo e l'abuso online.

Nella prima giornata, dopo i saluti istituzionali del comandante della Polizia locale di Modena Roberto Riva Cambrino e della direttrice generale Valeria Meloncelli, che ha anche spiegato obiettivi e modalità del corso, è intervenuto Fabrizio Volpato, Commissario del Nucleo Prossimità Polizia locale di Torino, che coordina l'attività dell'Ufficio di Polizia Giudiziaria per i reati contro le fasce deboli.

Disagio giovanile e uso dei social

Nei prossimi appuntamenti Loredana Borinato e Luca Zigiotti formatori Sipl, Scuola Interregionale di Polizia locale, approfondiranno la relazione tra disagio giovanile e uso dei social affrontando diversi argomenti: dal web alla strada e viceversa (risse in strada pubblicate sul web e hate speech sui social che sfociano nella violenza in strada); utilizzo consapevole di app, videogiochi e social media; i pericoli del web (dal furto d’identità alla pedopornografia); web reputation; aggressività digitale e nuove dinamiche del conflitto, dando spazio a casi concreti, discussione e confronto.

La devianza giovanile

Infine, nella terza giornata di formazione Loredana Borinato e la psicologa Silvia Arlini, che ha specifica esperienza nel campo minorile, inquadreranno il fenomeno della devianza giovanile con riferimento in particolare a gruppi informali, aggregazioni disturbanti e minori stranieri non accompagnati.

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