Automotive: Emilia-Romagna a Strasburgo con le Regioni europee e rappresentanti dell’Europarlamento
Al centro del confronto europeo la transizione industriale, il sostegno all’occupazione e un fondo sovrano per rilanciare la competitività del settore

Automotive: Emilia-Romagna a Strasburgo con le Regioni europee e rappresentanti dell’Europarlamento.
Automotive. Emilia-Romagna a Strasburgo
MODENA - “Dobbiamo intervenire con urgenza sul settore dell’automotive e della mobilità, nonché delle filiere della componentistica collegate, sostenendo sia gli ammortizzatori che gli investimenti innovativi”.
Così il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, intervenendo martedì 17 giugno 2025 a Strasburgo all’incontro promosso dall’associazione Automotive Regions Alliance (Ara). Organizzato dalla Regione francese ‘Grand-Est’, il tavolo ha riunito le 36 regioni europee (oggi presiedute da Guido Guidesi della Regione Lombardia) impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto tutelando imprese e posti di lavoro, in dialogo con rappresentanti del Parlamento europeo e della Commissione. Una risposta che è fortemente attesa anche nella provincia di Modena.
Settore strategico
“L’automotive è un settore strategico e identitario in Europa. Occorre un fondo per recuperare la sovranità tecnologica della ricerca e dei sistemi innovativi- ha affermato il vicepresidente-, e in grado di abbattere i costi delle nostre auto con la tecnologia innovativa. In particolare, nella componentistica occorre mantenere la filiera con componenti prodotte in Europa, per salvare le piccole e medie imprese, altrimenti si crea un vero e proprio stillicidio sociale”.
Fondo sovrano
Il fondo sovrano, chiedono le Regioni, deve guardare al pluralismo tecnologico e all'ibrido, tenere conto dei costi dell'energia ed essere sostenuto da un tavolo europeo, senza il quale il settore non riesce a reggere la competizione. Sul piano dell’occupazione e delle competenze, è stato detto nel corso dell’incontro, è fondamentale spingere per una riforma dei regolamenti relativi al Fondo Sociale Europeo+ e al Fondo europeo per la globalizzazione, mirata a introdurre priorità specifiche per il sostegno all’occupazione e alle competenze nel campo dell’automotive.
La scheda Automotive in Emilia Romagna
l settore manifatturiero della filiera automotive emiliano-romagnola, nel 2024, evidenzia una dinamica positiva, in controtendenza rispetto al medesimo settore a livello nazionale, sia per il numero di addetti occupati (terza regione italiana per consistenza) sia per valore di export (seconda regione italiana).
Unità locali e addetti
Sulla base dei dati di Infocamere, aggiornati al primo trimestre 2025, in Emilia-Romagna sono 1.186 le unità locali attive del componente manifatturiera dell’automotive-motoristica, corrispondenti al 9,5% del totale italiano. Di queste, 699 fanno riferimento al comparto degli
autoveicoli, mentre 487 a quello degli altri mezzi di trasporto (che includono anche navi, imbarcazioni, moto e biciclette).
Queste unità locali occupano 26.600 addetti (10,3% del totale italiano), di cui 19.600 nel comparto degli autoveicoli e 7 mila in quello degli altri mezzi di trasporto.
In termini di addetti, per quanto riguarda la componente manifatturiera della filiera dell’automotive, l’Emilia-Romagna si posiziona al terzo posto tra le regioni italiane, dopo Piemonte (51,1 mila addetti, pari al 19,8% del totale italiano) e Lombardia (39,1 mila addetti, pari
al 15,1%). Un valore simile a quello dell’Emilia-Romagna si osserva per la Campania (26,1 mila addetti, pari al 10,1%), dove però è il comparto degli altri mezzi di trasporto ad occupare il numero maggiore di lavoratori.
Se si considera anche la componente terziaria della filiera, le unità locali attive in Emilia-Romagna salgono a 15.300 e i relativi addetti a 65.500. Il solo comparto commerciale si compone di 14.100 unità locali (7% del totale italiano) e 38.900 addetti (9,0%). Al suo interno, si caratterizzano per una maggiore consistenza di addetti, la Manutenzione e riparazione di autoveicoli (22.900 addetti), seguita dal Commercio di autoveicoli (10.200 addetti).
Rispetto al primo trimestre del 2024, in Emilia-Romagna si rileva una leggera crescita delle unità locali dell’intera filiera (+0,9%) e più intensa degli addetti (+2,7%). Per quanto riguarda la componente manifatturiera, a fronte di una sostanziale stabilità del numero di unità locali attive, gli addetti risultano in aumento del 3,0% (in particolare per gli altri mezzi di trasporto).
Commercio di beni con l’estero
Nel 2024 le imprese regionali del settore dell’automotive hanno esportato all’estero prodotti per un valore di circa 12,3 miliardi di euro, corrispondenti a quasi il 21% delle esportazioni italiane del settore. Questo dato posiziona l’Emilia-Romagna al secondo posto tra le regioni italiane per valore di export.
In Emilia-Romagna, la quota preponderante di export di prodotti dell’automotive riguarda il comparto degli autoveicoli. Su 12,3 miliardi di esportazioni, 10,5 miliardi di euro si riferisce al comparto degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e 1,7 miliardi di euro a quello degli altri mezzi di trasporto.