Carpi: il Comune dice si ad Aimag - Hera ma AVS preferisce l'astensione
Approvato il progetto di rafforzamento industriale con i voti di PD e Carpi a Colori. Contraria l'opposizione, astensione di AVS

Il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti rimarrà invariato e lo stesso accordo prevede che questo ramo aziendale rimanga in pieno controllo dei soli soci pubblici.
ll Comune dice si ad Aimag - Hera ma AVS si astiene
CARPI - Nella seduta di giovedì 24 luglio 2025, il Consiglio comunale di Carpi ha approvato il progetto di rafforzamento della partnership tra AIMAG e HERA. La delibera, presentata dal Sindaco Riccardo Righi, ha ottenuto il voto favorevole di PD e Carpi a Colori; l'astensione di AVS; il voto contrario di Fratelli d'Italia, Lega Carpi, Forza Italia e Carpi Civica.
Dieci i consigli comunali che hanno detto si
Con il voto di Carpi, ad oggi sono 10 i consigli comunali che si sono espressi favorevolmente all'operazione industriale, che prevede l'acquisizione da parte di AIMAG di una partecipazione del 45% della società Heracquamodena Srl e il conseguente aumento di capitale di HERA SpA nel perimetro societario della stessa AIMAG, dove la parte pubblica rimarrà titolare della maggioranza in assemblea detenendo il 51% della proprietà, mentre il governo industriale passerà ad HERA SpA attraverso un consiglio di amministrazione paritario, con doppio voto dell'amministratore in caso di stallo sulle scelte del gruppo.
Diversi pareri
Sarà invece prerogativa pubblica quella della maggioranza dei collegi sindacali, organismi preposti al controllo finanziario sull'operato del gruppo. A tutela dell'interesse pubblico sono stati richiesti diversi pareri e consulenze legali, tra cui due affidati direttamente dai 21 comuni soci con carattere di terzietà e "pro veritate" di natura giuridica e finanziaria. A ulteriore garanzia per gli Enti Locali, la delibera consiliare ha carattere sospensivo fino ad espressione favorevole della Corte dei Conti e dell'AGCM.
Rafforzamento
AIMAG SpA entrerà a far parte del bilancio consolidato del gruppo HERA SpA, con un conseguente rafforzamento economico, finanziario e patrimoniale, potendo superare così alcuni limiti emersi dall'attuale piano industriale e prefigurando una maggior solidità per le sfide dei prossimi anni, a partire dalla futura gara per la gestione del servizio idrico integrato della Provincia di Modena. Infatti, con questa operazione, AIMAG SpA acquisisce una quota strategica di Heracquamodena Srl, nella quale HERA SpA ha conferito la propria gestione del ciclo idrico nella provincia di Modena, e potrà quindi partecipare alla gara per diventare gestore unico dell'intera rete provinciale.
Rifiuti
Il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti rimarrà invariato e lo stesso accordo prevede che questo ramo aziendale rimanga in pieno controllo dei soli soci pubblici.
Un voto che divide
Il voto ha visto a favore il Partito Democratico e Carpi a Colori, che hanno motivato il loro sì come una scelta responsabile, frutto di valutazioni nel merito dell’operazione e della fiducia riposta in chi ha condotto il percorso, sia sotto il profilo tecnico che politico. I gruppi hanno sottolineato l’importanza di non delegare le scelte, ma di esercitare fino in fondo il ruolo della politica, chiamata a vigilare e a fare la propria parte per tutelare qualità, lavoro e competenze. Alleanza Verdi e Sinistra ha scelto l’astensione, per tenere insieme le diverse sensibilità interne alla coalizione e in un’ottica di responsabilità nei confronti degli elettori, pur confermando il pieno sostegno al mandato del Sindaco Righi. Hanno espresso voto contrario tutti i gruppi di opposizione. Lega e Fratelli d’Italia hanno criticato l’operazione definendola una scelta irreversibile che indebolisce il potere contrattuale dei Comuni soci e mette a rischio il controllo pubblico, imputando la responsabilità alla precedente amministrazione. Carpi Civica ha ribadito la volontà di non legittimare un futuro che, a loro giudizio, allontana il patrimonio dei cittadini carpigiani e svuota l'azienda di centralità. Forza Italia ha espresso forti perplessità sulla possibilità effettiva di un dialogo alla pari con HERA, chiedendo che la nuova governance garantisca competenza e reale capacità di controllo sull’operato della società.