«Prendiamo atto del parere emanato dalla Corte dei Conti, che avevamo richiesto come passaggio necessario per la definitiva approvazione dell’accordo, in un contesto normativo complesso e caratterizzato da pareri e sentenze con orientamenti diversi e talvolta contrastanti».
Tornare ad un tavolo di confronto
MIRANDOLA – Così i sindaci dei Comuni soci che avevano approvato la proposta di accordo, che spiegano in un comunicato congiunto:
«Stiamo approfondendo le indicazioni della Corte per tornare al tavolo con le società e valutare insieme gli scenari che consentano di affrontare le criticità finanziarie e la prossima scadenza delle concessioni del servizio idrico e dei rifiuti, e di garantire un futuro solido all’azienda, salvaguardando pienamente l’interesse collettivo.
Prospettiva concreta
La prospettiva di perdere la gestione del servizio idrico – vero asset strategico – è concreta, così come lo sono le difficoltà di sostenere autonomamente gli ingenti investimenti richiesti da un mercato sempre più competitivo e regolamentato. Inoltre, la mancata chiusura dell’accordo impedisce il riversamento di 11 milioni di euro di dividendi straordinari alle comunità locali solo per quest’anno.
Percorso condiviso
Tutto ciò – proseguono i sindaci – rende ancora più urgente e responsabile il proseguimento di un percorso condiviso per giungere a una soluzione definitiva.
È bene sottolineare – evidenziano ancora i sindaci – che la Corte non ha contestato la congruità economica dell’operazione, ma si è concentrata sugli aspetti procedurali e di governance. Questo elemento non è secondario perché non mette in discussione la validità industriale dell’accordo, confermandone la sostenibilità economica e strategica. Questi dodici mesi di lavoro non sono stati vani: hanno permesso innanzitutto di superare la fase di maggiore criticità, garantendo continuità gestionale, rafforzando la posizione finanziaria del gruppo – grazie anche alle risorse messe in campo da Hera – e avviando le prime sinergie industriali tra le due società, già con importanti risultati. Elementi che hanno consentito ad Aimag di affrontare un passaggio delicato con maggiore stabilità, mettendo in sicurezza servizi essenziali e prospettive di investimento.
Comunità locali
Oggi, alla luce di questi risultati e in attesa anche della pronuncia della sezione Lombardia – concludono – il nostro impegno è ripartire immediatamente dal confronto tra soci e con le società, per garantire che Aimag continui a crescere come patrimonio industriale e pubblico, a servizio delle comunità locali».
I Comuni modenesi e mantovani che hanno aderito:
Francesca Silvestri, sindaca di Bastiglia
Tania Meschiari, sindaca di Bomporto
Viviana Bertazzoni, sindaca di Borgo Carbonara (Mn)
Alberto Borsari, sindaco di Borgo Mantovano (Mn)
Daniela Tebasti, sindaca di Campogalliano
Monja Zaniboni, sindaca di Camposanto
Riccardo Righi, sindaco di Carpi
Marika Menozzi, sindaca di Concordia S/S
Alberto Calciolari, sindaco di Medolla
Letizia Budri, sindaca di Mirandola
Claudio Bavutti, sindaco di Moglia (Mn)
Enrico Diacci, sindaco di Novi di Modena
Fabio Zacchi, sindaco di Poggio Rusco (Mn)
Gloriana Dall’Oglio, sindaca di Quistello (Mn)
Michele Goldoni, sindaco di San Felice sul Panaro
Auro Codifava, sindaco di S. Giacomo delle Segnate (Mn)
Angela Zibordi, sindaca di S. Giovanni del Dosso (Mn)
Veronica Morselli, sindaca di San Possidonio
Caterina Bagni, sindaca di Soliera
(nella foto: sede Aimag a Mirandola)